Vado a vivere sui monti: la nuova frontiera
di REDAZIONE
Famiglie che vanno controcorrente. O hanno capito che si vive meglio (se ci sono i servizi essenziali) in spazi aperti puntando su nuovi stili di relazioni umane
di REDAZIONE
Per decenni c’è stata la fuga dalle montagne, quelle non glamour, senza impianti sciistici e facili vie di comunicazione. Una discesa a valle che nel tempo si è interrotta: ora anche in Lessinia ci si può facilmente connettere a internet, la viabilità non è così proibitiva, il costo delle case assai contenuto, i paesaggi da mozzafiato. Soprattutto dopo la terribile esperienza di un lockdown che ci ha tenuti rinchiusi nei nostri piccoli appartamenti di città. Ecco allora il racconto di alcune scelte controcorrente, che sfidano le innegabili difficoltà di una montagna dove comunque i servizi essenziali (scuole, banche, negozi, poste, sanità) si sono progressivamente ridotti, e il clima d’inverno può essere una bella sfida per persone e auto. Ma si riscopre un’aria pulita ormai dimenticata, i boschi, la natura; comunità locali che ti fanno sentire “a casa” in un attimo, relazioni molto più difficili da intrecciare in un condominio. Certe Regioni (Emilia-Romagna) addirittura favoriscono il controesodo stanziando un gruzzoletto per quelle famiglie che si stabiliscono sugli Appennini. E lo stesso fenomeno sta accadendo nelle vallate piemontesi. Prima che diventi di massa e il costo delle abitazioni...
Approfondimento e testimonianze su Verona Fedele del 27 giugno 2021 disponibile in edicola e in parrocchia.