Le famiglie fanno rete per superare le difficoltà
di FABIO TOMELLERI
Progetto nato nel 2016 e ormai rodato, che mette in moto l’auto-aiuto e la solidarietà tra famiglie
di FABIO TOMELLERI
A Bovolone le famiglie fanno rete per superare le difficoltà. Ha festeggiato il suo sesto compleanno il progetto “Famiglie in rete”, creato in collaborazione con l’Ulss 9 Scaligera nella cittadina della Bassa su iniziativa della Regione e con il supporto dell’assessorato ai Servizi sociali del Comune.
Dal 2016 ad oggi sono diversi i nuclei raggiunti da questa iniziativa, che coinvolge persone italiane e straniere e ha come sede per gli incontri la storica Villa Panteo Zampieri, di proprietà del municipio. Promuovere la solidarietà tra le famiglie, rafforzare l’amicizia e la condivisione attraverso l’aiuto a nuclei che rischiano altrimenti di rimanere isolati: sono questi i pilastri su cui si poggia il progetto.
I primi risultati positivi, a sei anni di distanza dal decollo di quest’iniziativa, sono venuti alla luce durante un recente incontro, svoltosi nel parco “Valle del Menago”, tra i responsabili del progetto e le famiglie interessate. Tra le testimonianze di chi ha beneficiato del progetto vi è quella della quarantenne Souad, di origine straniera ma residente in Italia dal 1999. «Sono sposata – ha raccontato durante l’incontro – e ho tre figlie femmine di 18, 13 e 8 anni. Ho conosciuto “Famiglie in rete” circa tre anni fa, perché avevo un concreto bisogno di aiuto. Spesso – ha proseguito – dovevo recarmi in ospedale per delle visite mediche. Avevo quindi necessità che qualcuno badasse alle mie figlie durante la mia assenza. Inoltre avevo pure difficoltà nel raggiungere l’ospedale da sola: avevo bisogno di chi mi accompagnasse. Nell’ambito di questo progetto ho trovato una famiglia che ha accettato di aiutarmi. Ho così conosciuto Laura, la quale, in principio, ha accettato di supportarmi per le visite mediche. Quindi mi ha dato una mano per la compilazione di vari documenti relativi alla scuola, badando alle mie bimbe quando ne avevo bisogno».
Al di là dell’aiuto materiale tra famiglie, nel gruppo bovolonese sono nati pure rapporti di fiducia reciproca. «Visto che abbiamo instaurato una vera e propria amicizia – ha puntualizzato Souad – una volta che mi sono ristabilita e non ho più avuto bisogno delle cure ospedaliere, a mia volta ho pensato di contraccambiare il sostegno ricevuto. Per questo motivo attualmente sono parte attiva anch’io di questo progetto. Sto difatti badando ad un bambino di un’altra famiglia un giorno alla settimana: lo seguo da quando esce da scuola fino a quando sua madre non rientra dal lavoro. Tengo inoltre d’occhio un altro bimbo, mio vicino di casa, ogni qual volta sua mamma mi dice che ne ha bisogno. Pertanto mi sento di ringraziare tutti per l’aiuto ricevuto».
«Famiglie in rete – hanno spiegato i coordinatori del progetto – non è altro che un insieme di persone le quali, in sinergia con le assistenti sociali del Comune, mettono a disposizione il loro tempo per aiutare altri gruppi familiari. Si tratta di un piano in continua espansione. Le tipologie di aiuto sono varie, così come le richieste che riceviamo sono parecchie». Da queste considerazioni è partito l’appello: «Se qualcuno volesse unirsi a noi e donare un po’ del proprio tempo libero può contattare Laura (tel. 329.7206614), Chiara (340.3469223) oppure Giorgia (338.5301222). In alternativa può venirci a trovare ogni ultimo mercoledì del mese a Villa Panto Zampieri».
L’importanza dell’esperienza avviata nella cittadina bovolonese è stata sottolineata dal dott. Pasquale Borsellino, ideatore e fondatore del progetto, presente all’incontro nel parco assieme all’assistente sociale Valeria Colosi. «Famiglie in rete – hanno rimarcato i promotori – serve per far fronte ai nuovi bisogni sociali, valorizzando le risorse presenti e le varie disponibilità all’interno delle comunità locali, partendo dai nuclei stessi, seguendo il principio di sussidiarietà».
Del resto Bovolone, con i suoi 16.116 abitanti, ben si presta a iniziative di questo genere, che puntano rafforzare i rapporti di vicinato e di auto-aiuto tra gruppi familiari. La cittadina, riguardo alla popolazione, è la terza per grandezza nella pianura scaligera dopo i centri di Legnago e Cerea. Secondo le statistiche elaborate dal Comune, le famiglie bovolonesi, negli ultimi cinque anni, sono salite da 6.184 a 6.357. Il numero medio dei loro componenti è rimasto piuttosto stabile, aggirandosi sui 2,5 componenti per nucleo. Dal 2017 si è registrato inoltre un aumento di residenti stranieri, passati da 1.756 a 2.001, così come sono andati costantemente in crescendo i cittadini nati all’estero che, per effetto della residenza continuativa di almeno un decennio sul territorio, hanno acquisito la cittadinanza italiana. Dal 2016 ad oggi quanti hanno ottenuto questo diritto sono saliti da 94 a 106 all’anno.
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