Agricoltura e allevamento a salvaguardia del territorio
di REDAZIONE
Il tema è stato al centro di una giornata di studio patrocinata dal Parco della Lessinia
di REDAZIONE
È stata l’alta Lessinia a ospitare la prima delle cinque giornate di approfondimento culturale sul paesaggio, un momento di incontro e confronto sul lavoro all’interno di un’area protetta quale è il Parco Naturale Regionale della Lessinia. Un confronto che ha coinvolto docenti universitari, esperti del territorio, dottori agronomi e forestali, agricoltori e allevatori che quotidianamente lavorano sugli alti pascoli dei Lessini, anche all’interno dell’area protetta.
Realizzate dall’Osservatorio per il Paesaggio del Veneto in collaborazione con l’Università IUAV di Venezia, le “Giornate di studio sull’agricoltura nelle aree a Parco” sono rivolte agli agricoltori che svolgono qui la propria attività, dunque particolarmente interessanti per chi opera nei paesaggi rurali dei Parchi regionali, oltre che dei Lessini, anche dei Colli Euganei, delle Dolomiti d’Ampezzo, del Fiume Sile, del Delta del Po. «Per gli addetti ai lavori è stato un valido momento di confronto. L’Ente Parco è di recente costituzione, sta muovendo i primi passi attuativi e soprattutto in questa fase è preziosa la voce di tutti», è intervenuto Giuliano Menegazzi, presidente del PNRL, Parco Naturale Regionale della Lessinia, ente che ha patrocinato l’evento.
La giornata – a cura di Filippo Magni e Matelda Reho dell’Università IUAV di Venezia – è stata introdotta da Mauro De Osti, direttore dell’Unità organizzativa strategia regionale della Biodiversità e dei Parchi della Regione Veneto. La prima parte è stata interamente dedicata all’agricoltura nell’area del Parco Naturale Regionale della Lessinia con relatori Geremia Gios, docente di Economia all’Università di Trento, e Diego Lonardoni, direttore facente funzioni del Parco. «Questo paesaggio, che ha iniziato a costituirsi ancor prima del Medio Evo, è la conseguenza dell’interazione tra l’uomo agricoltore e silvicoltore e l’ambiente naturale originario e l’unico modo di preservare è quello di conservare attraverso la gestione. Si tratta di portarne avanti una modalità evidentemente adeguata ma senza gestione agro-silvo-pastorale non è possibile la tutela di questo paesaggio e della sua biodiversità», ha analizzato Gios. Si è poi entrati nel vivo con il dibattito su alcuni casi studio particolari su agricoltura e paesaggio. Nel dettaglio, sono intervenuti Diego Zoccante di Confagricoltura e Giuliano Lazzarin dell’Ordine degli agronomi forestali. «L’obiettivo di questa giornata è far incontrare la teoria e la pratica: analizzare come le norme di tutela incidono sulla quotidianità di chi lavora nell’are, evidenziare peculiarità e capire come superare eventuali criticità attraverso lo studio di alcuni casi specifici», ha sottolineato Giorgio Doria, responsabile dell’Osservatorio per il paesaggio del Veneto. A conclusione della giornata si è tenuta una visita alla malga Parparo di Sotto. «La presenza sul territorio ci permette di capire davvero quali sono i bisogni, le prospettive e le peculiarità di luoghi così valenti come sono le aree a Parco che vivono di economia in forte regime di tutela dove apparentemente questi due aspetti possono sembrare in antitesi tra loro. Giornate come questa ci insegnano invece che mutuamente ci sono reciproche opportunità», ha concluso Magni.
(Fonte: Comunicato stampa)
Dopo il focus in Lessinia, gli appuntamenti proseguiranno fino al 7 novembre facendo tappa all’interno degli altri parchi regionali, affrontandone via via le specificità. L’Osservatorio per il Paesaggio ha infatti lo scopo di promuovere la salvaguardia, la gestione, la riqualificazione dei paesaggi del Veneto e di integrare il paesaggio nelle politiche di pianificazione territoriale, urbanistica e di settore e in quelle a carattere culturale, ambientale, agricolo, sociale ed economico, nonché nelle altre politiche che possono avere un'incidenza diretta o indiretta sul paesaggio.
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