Santa Lucia di Pescantina. La macchina dei tridui
Ancora per pochi giorni si può ammirare nella chiesa parrocchiale di Santa Lucia di Pescantina dove è stata allestita per le Sante Quarantore
La “macchina dei tridui” è ancora visitabile nella chiesa parrocchiale di Santa Lucia di Pescantina dove è stata allestita per le Sante Quarantore che si sono concluse con la Messa solenne di venerdì 1 novembre, festa di Tutti i Santi, ma rimane per tutto l’Ottavario dei Defunti, fino al 10 novembre. «La macchina dei tridui – spiega il parroco di Santa Lucia, don Massimo Malfer – è stata costruita e interamente finanziata dalla Compagnia del Santissimo Sacramento del santuario della Madonna della Salute in Verona e viene mantenuta in efficienza attraverso le sole offerte della Compagnia. Ideata per onorare la presenza eucaristica, si prefigge di contribuire ad una nuova evangelizzazione partendo dall’adorazione eucaristica come fulcro e termine della fede nel Cristo Risorto presente nel pane consacrato. La Compagnia del Santissimo offre alle parrocchie questo servizio anche per rivitalizzare il culto eucaristico riportandolo al centro della vita parrocchiale». Don Malfer si sofferma a meditare sul significato delle Quarantore. «Tra le manifestazioni del culto eucaristico – dice – restano ancora attuali le Quarantore, una volta così diffuse e così solenni da costituire un tempo di rinnovamento spirituale e sociale, di preghiera, di penitenza e di comunione. La storia dice che, durante i giorni della solenne esposizione, le città cambiavano fisionomia: i negozi chiudevano, i lavori dei campi erano sospesi, le barriere sociali cadevano e la fede rifioriva nel cuore della gente che imparava a pregare e meditare. Come affermava papa Giovanni Paolo II “la Chiesa e il mondo hanno grande bisogno del culto eucaristico”».
Lino Cattabianchi
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