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I sessant’anni di sacerdozio di don Piergiorgio Mirandola

di ADRIANA VALLISARI
Anche il Vescovo si è unito ai festeggiamenti inviando un messaggio audio

I sessant’anni di sacerdozio di don Piergiorgio Mirandola

di ADRIANA VALLISARI
Nella chiesa della Beata Vergine Maria di Ronco all’Adige, dove aveva ricevuto il sacramento del battesimo e dove celebrò la prima Messa il 29 giugno del 1964, il giorno dopo essere stato ordinato presbitero dal vescovo Giuseppe Carraro in Cattedrale, don Piergiorgio Mirandola ha ricordato i sessant’anni di servizio. Domenica scorsa, a concelebrare la Messa con lui c’erano don Davide Fadini, parroco moderatore dell’unità pastorale di Ronco all’Adige; don Walter Perini, collaboratore nell’unità pastorale; don Giulio Gugole, confessore a Scardevara; don Luca Mainente, parroco dell’Up di Zevio. In chiesa erano presenti anche le sorelle Maria Pia e Anna Maria, i nipoti, le Piccole Figlie di San Giuseppe e molti parrocchiani.
Classe 1941, don Piergiorgio è stato vicario parrocchiale di Vigo (1964-1967), Negrar (1967-1970) e Santa Maria Regina (1970-1973). Poi parroco di Villa d’Adige (1973-1980), primo parroco di Cristo Risorto in Bussolengo (1980-2000), dove lavorò per realizzare un complesso parrocchiale aperto, con un’agorà estesa ai luoghi pubblici. È stato poi parroco di San Michele Extra (2000-2015) e ha concluso il suo servizio a Cazzano di Tramigna e a Campiano, dov’è stato amministratore parrocchiale; oggi vive a Ronco all’Adige.
«Ti ringraziamo per il tuo entusiasmo, la tua tenacia, la tua disponibilità e la tua profondità spirituale – ha detto don Fadini a nome dei parrocchiani –. Ti chiediamo una preghiera per le nostre famiglie, per le nostre comunità e in modo particolare, per intercessione del beato don Giuseppe Baldo e del venerabile don Giuseppe Girelli, il dono di nuove vocazioni a questa comunità e a tutta la Chiesa».
A felicitarsi con lui anche il vescovo di Verona, mons. Domenico Pompili, che ha inviato un messaggio vocale. «Mi unisco ai festeggiamenti del 60° di Piergiorgio Mirandola, il cui servizio è caratterizzato da due qualità: la prima è la capacità di radunare la comunità cristiana attorno alla Parola e ai sacramenti; la seconda, quella di costruire o ricostruire gli spazi della comunità per renderli ospitali – ha detto il Vescovo –. In tutti e due i casi, don Piergiorgio mostra di essere un uomo appassionato del Vangelo e attento alle esigenze delle persone. Credo che queste due dimensioni, orizzontale e verticale, qualifichino la sua persona, che appare minuta nella sua dimensione fisica ma che invece è molto profonda e radicata nel cuore di tantissimi che l’hanno conosciuto e apprezzato. Tanti auguri, caro don Piergiorgio!», la conclusione di mons. Pompili.
Il sindaco di Ronco all’Adige, Davide Vesentini, gli ha donato una targa: «Abbiamo iniziato questa celebrazione con il canto “Eccomi”, lo stesso “Eccomi” che lei ha detto 60 anni fa: grazie per aver risposto a questa chiamata, che l’ha portata a percorrere le vie dell’amore e del servizio lungo il cammino della sua missione pastorale». Chiedendogli qual è il ricordo che più gli resta nel cuore, di questi 60 anni, don Piergiorgio non ha dubbi: «Le confessioni: ogni volta si sperimenta l’abbraccio misericordioso del Signore, di cui il prete è solo una mediazione».

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