È tempo di Quaresima
di REDAZIONE
Sono a disposizione in Curia e al Centro missionario diocesano di Verona i materiali per vivere la Quaresima 2022
di REDAZIONE
Sono a disposizione in Curia e al Centro missionario diocesano di Verona i materiali per vivere la Quaresima 2022: il libretto per la preghiera quotidiana, il salvadanaio per le offerte e i pannelli con l’immagine di quest’anno.
Afferma don Giuseppe Mirandola, direttore del Cmd: «Questo sussidio è stato pensato e preparato come aiuto alla preghiera durante il cammino della Quaresima. Da lungo tempo esso è curato dal Centro missionario diocesano per richiamare la dimensione missionaria della comunità cristiana e per orientare anche la carità alle necessità delle missioni e dei missionari. Questo è anche il motivo per cui al suo interno c’è una pagina che ricorda i bisogni dei missionari diocesani, laici e religiosi. Inoltre è bene ricordare anche che questo sussidio è una collaborazione tra il Cmd di Verona e il Cmd della Diocesi di Gorizia. È un segno di condivisione e di fraternità tra chiese».
Per ogni giorno del cammino quaresimale oltre al brano del Vangelo, al salmo e a un breve commento, nel libretto c’è anche una citazione sulla sinodalità. Questa scelta, continua don Mirandola, intende «sottolineare il cammino che la Chiesa universale sta vivendo su indicazione di papa Francesco». Le pagine centrali del libretto sono dedicate al sostegno delle missioni diocesane: Guinea Bissau, Brasile, Mozambico, Cuba, Thailandia e di tutti i 15 missionari fidei donum della Diocesi di Verona.
C’è poi il fondo per missionari veronesi nel mondo: il Centro missionario diocesano è in contatto con i molti istituti religiosi che operano in ogni parte del mondo. Per questo, il 20% dei contributi non finalizzati nella “Quaresima di solidarietà” concorre ad alimentare il fondo che il Cmd destina ai missionari veronesi.
Il Centro missionario diocesano da sempre invita – come segno concreto di carità e di solidarietà a sostegno dei missionari – a devolvere in solidarietà l’1% del reddito come frutto concreto del digiuno e di uno stile di vita più sobrio.
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