"Ecco perché canto 2018" al Teatro Romano
La storica kermesse giovanile unisce musica e spiritualità
Ecco perché canto arriva sul palco del Teatro Romano. Per la prima volta l’ultra trentennale concorso canoro della Pastorale giovanile diocesana si svolgerà all’interno dello storico anfiteatro cittadino. Venerdì 7 settembre, alle ore 21, è in programma infatti la serata conclusiva della competizione a cui hanno preso parte giovani autori e interpreti di Christian music veronesi, che potranno quindi esibirsi live davanti ad una platea di assoluto prestigio. L’evento, ad ingresso libero e gratuito, precede l’ormai tradizionale appuntamento con “Dedicato a Te”, in scena nella stessa location sabato 8 settembre in occasione della festa della Madonna del Popolo, Patrona di Verona.
Ecco perché canto (Epc) è un concorso che propone canzoni di Christian Music inedite, a cui possono partecipare i giovani come autori di brani inediti, come interpreti di quegli stessi pezzi o come cantanti e musicisti che formeranno band e cori per la serata e per eventuali produzioni future. Da quest’anno si aggiunge al contest anche un’altra categoria, quella delle eMotions (dove “e” sta per emotional e “motions” per movimenti), in cui la gestualità del corpo si unisce ai testi per dare valore al messaggio contenuto nella canzone, con semplici coreografie di gruppo adatte a tutti, da eseguire seguendo i gesti proposti dai video realizzati dallo staff di Epc. Oltre a musicisti e cantanti, quindi, sul palco del Teatro Romano ci saranno anche giovani che hanno deciso di cimentarsi in questa sfida innovativa e coinvolgente.
Nel corso dello spettacolo saranno presentati otto brani inediti, con stili e musicalità diverse, ma tutti di genere popolare, moderno e attuale, qualcuna con influenze elettroniche, seguendo l’esempio delle hits radiofoniche in vetta alle classifiche. «Per noi non conta il palco o la fama legata al mondo musicale. C’è stata una selezione ma non c’è un vincitore, sono tutti vincitori. Inoltre ogni canzone è preceduta dalla testimonianza personale dell’autore o del solista interprete» spiega Anna Benedetti, cantautrice, che con il marito Gianluca Anselmi, musicista e arrangiatore, e Andrea Zanovelli, responsabile della parte tecnica, coordina il progetto “Ecco perché canto Christian Music” per conto del Centro di Pastorale adolescenti e giovani della diocesi. «Cerchiamo un coinvolgimento diretto nei testi: ogni canzone parla di esperienze personalmente vissute o in cui l’autore si sia sentito coinvolto. Con tutti quelli che salgono sul palco facciamo un percorso sia musicale, aggiustando, riarrangiando e perfezionando le loro creazioni, sia esistenziale: attraverso la musica e le parole ci si mette a nudo davanti al pubblico, si diventa testimoni. I contenuti dei testi sono legati al titolo del concorso “Tu sei importante per me”, in cui il “tu” è stato letto da alcuni come un modo per dire “la tua vita vale”, rivolto a persone in difficoltà, da altri come rimando a una propria esperienza in cui si sono sentiti amati da Dio».
Ospite lo storico gruppo
internazionale Gen Verde
Ad arricchire ulteriormente la serata sarà ospite la band internazionale femminile Gen Verde, che lancerà due brani del suo nuovissimo cd in uscita e porterà un tocco di internazionalità e multiculturalità. Le band della Comunità Cenacolo e alcuni artisti di Nuovi orizzonti, interverranno invece per raccontare esperienze tratte dalle realtà da cui provengono, in cui situazioni di disagio e momenti di difficoltà vengono superati grazie ad un vincente binomio tra fede e musica.
Un nuovo progetto
di Christian music
L’evento al Teatro Romano, però, è solo una delle attività di “Ecco perché canto Christian music”. Dal 2016, infatti, partendo dallo storico concorso, che da più di trent’anni offre ai giovani uno spazio per la musica cristiana a Verona, si è pensato di introdurre altre proposte. «C’è tra i ragazzi una domanda di contenuti all’interno dell’universo musicale odierno – osserva Benedetti –, ma forse in Italia servono dei nuovi riferimenti, dei modelli di Christian Music attuali ai quali si possano ispirare i giovani che vogliono seguire questo genere». In parte lo erano stati negli anni Settanta e Ottanta i Gen Rosso e Gen Verde, che avevano portato una ventata di novità musicale nei movimenti giovanili cattolici.
Ma cos’è in concreto
questo genere musicale?
Null’altro che musica moderna di ispirazione cristiana, con riferimenti espliciti a messaggi e tematiche evangeliche; ben distinta dai brani da utilizzare in chiesa durante la Messa, perché nata per essere ascoltata quotidianamente, per l’animazione e la libera fruizione. All’estero, in America soprattutto, è considerata un genere vero e proprio: gli artisti di Christian Music riempiono palazzetti e raggiungono milioni di visualizzazioni on line. E ciò che colpisce di più è l’affluenza di giovani e giovanissimi che cantano, ballano e pregano. Di qui anche la scelta di adottare il nome americano per rincorrere un fenomeno che in Italia non è ancora affermato. «L’ideale – prosegue Benedetti – sarebbe creare nuovi esempi, che siano allo stesso tempo musicisti di spessore e testimoni veri. Qualcosa in questo senso si sta muovendo: si guardi ad esempio ai The Sun, ai Reale o a Debora Vezzani. Forse però manca uno spazio, un movimento unitario; in America, ad esempio, ci sono etichette discografiche specifiche per questo filone musicale, tanti tra i maggiori giovani artisti di Christian Music sono prodotti da un’unica etichetta discografica. Bisognerebbe fare rete tra tutti coloro che lavorano in questo ambito».
Il Centro di pastorale adolescenti e giovani sta tentando di inserirsi in questo vuoto attraverso il progetto “Ecco perché canto Cristian music” che mira a creare un ambiente artistico per musica e spiritualità, utilizzando un linguaggio attuale che sappia entrare in dialogo con gli adolescenti, i giovani e con chi lavora con loro. Tra le varie attività proposte ci sono la produzione, l’arrangiamento di musiche originali e l’organizzazione di eventi musicali e multimediali, di concerti, di spettacoli, di momenti di animazione, di workshop e laboratori, con una sala prove/registrazione professionale e la possibilità di confrontarsi direttamente con musicisti e tecnici professionisti.
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