Don Carlo Signorato: il prete che aiutò i carcerati dei forti veronesi
di REDAZIONE
Un libro sul sacerdote che soccorse moltissime persone durante la seconda guerra mondiale. Lunedì 17 maggio presentazione on line a cura della Diocesi
di REDAZIONE
Lunedì 17 maggio alle 18 sul canale YouTube della Diocesi di Verona sarà presentato il libro Don Carlo Signorato, il cappellano dei forti veronesi (Cierre Edizioni), scritto da Salvatore Emanuele Passaro. L'incontro on line sarà introdotto da mons. Martino Signoretto, Vicario per la Cultura, e moderato dalla giornalista Paola Dalli Cani; interverrà l'autore dell'opera. L'iniziativa è realizzata in collaborazione con Aned (Associazione nazionale ex-deportati nei campi nazisti, Sezione “Gino Spiazzi” di Verona) e Istituto veronese per la storia della Resistenza.
Tra il 1943 e il 1945 Verona, perno della Rsi e dell’occupazione nazista, diventa un arcipelago di luoghi di detenzione in cui sono rinchiusi migliaia di perseguitati politici, militari, donne, sacerdoti e chiunque sia sospettato di sostenere i partigiani. Don Carlo Signorato è il cappellano delle prigioni nei forti San Leonardo, San Mattia, Santa Sofia, Procolo. Su incarico del vescovo Girolamo Cardinale si prodiga per aiutare i reclusi, coordinando un’organizzazione che coinvolge l’industriale Attilio Rossi. Il sacerdote attiva un’opera umanitaria fruttuosissima: al sabato confessa e alla domenica distribuisce e raccoglie biglietti e lettere durante la Messa. La rete di aiuti si espande poi oltre la città scaligera, per i deportati trasferiti nel campo di transito di Bolzano. Dopo 75 anni di silenzio l’Archivio storico diocesano e quello parrocchiale dei Santi Apostoli restituiscono il carteggio di don Signorato, le lettere dei condannati a morte e un registro tedesco che riporta i nomi e le date di permanenza di circa duemila reclusi solo per il 1945. Ma, soprattutto, il prezioso ruolo di un sacerdote che ha significato conforto e salvezza per tanti antifascisti.
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