Veronesi a Mauthausen per non dimenticare
di REDAZIONE
Una delegazione organizzata dall'Aned ha partecipato alle cerimonie commemorative in Austria
di REDAZIONE
È appena rientrata da Mauthausen, la piccola delegazione veronese organizzata dall'Aned (Associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti), che ha partecipato alla Commemorazione della Liberazione, il 5 maggio 1945, del campo nazista da parte delle truppe alleate.
La mattina del 7 maggio la rappresentanza di Verona ha partecipato alla più grande manifestazione antifascista in Europa, ricordando l’apporto dei deportati e deportate veronesi alla causa della Liberazione, esplicitamente menzionato nelle motivazione con cui la città di Verona è stata insignita di Medaglia d'oro al Valor militare: "L'attività del Comitato di Liberazione nazionale rinvigorì le azioni di guerriglia in modo tale da suscitare sorveglianza e spionaggio delle varie polizie, tanto che, fatto eccezionale della lotta di Liberazione in Italia, uno ad uno i suoi membri, tra il luglio e l’ottobre del 1944, vennero catturati, torturati ed inviati nei vari campi di sterminio, dai quali non tornarono”.
A ricordare e onorare la memoria dei veronesi, accanto all'Ambasciatore italiano a Vienna, Stefano Beltrame (di origini veronesi), c'erano i gonfaloni e le insegne delle città italiane insignite di Medaglia d'oro, delle Regioni, Province e Comuni. Hanno sfilato insieme alle rappresentanze ufficiali di altri 53 Paesi che hanno avuto deportati e uccisi nel campo Mauthausene in tutti i campi di concentramento e sterminio nazisti. I monumenti che ricordano il sacrificio e la determinazione dei combattenti antifascisti di tutti i popoli sono stati omaggiati di fiori e anche il Memoriale agli italiani e alle italiane deportati ha ricevuto numerosi onori da parte di altri Stati, in ricordo dei deportati e dell’apporto dell'Italia, pur tardivo dopo il fanatismo fascista, alla causa della Liberazione.
Dall'Italia hanno partecipato oltre 2.500 ragazzi e ragazze delle scuole, organizzati dalle sezioni Aned con l’apporto di molte istituzioni locali, una delle delegazioni più imponenti, che al canto di Bella, ciao ha sfilato, rendendo evidente quanto la scuola si impegni per trasmettere alle nuove generazioni i valori della Resistenza, ora trasfusi nella Carta Costituzionale.
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