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Una mostra racconta i 150 anni delle comboniane

di REDAZIONE
Allestita in casa madre dove il 1º ottobre inizierà il 21º Capitolo generale dell’Istituto

Una mostra racconta i 150 anni delle comboniane

di REDAZIONE
In occasione dei 150 anni dalla fondazione della congregazione delle Suore Missionarie, Pie Madri della Nigrizia (Missionarie comboniane), nella casa madre in via Santa Maria in Organo, 1 a Verona è stata allestita la mostra “Una promessa che continua”. Inaugurata il 14 settembre, rimarrà visitabile con ingresso gratuito fino al 25 ottobre. Poi andrà itinerante nelle altre sedi della congregazione. Per visitarla, è necessario prenotare al numero 045.8006639.
La mostra è stata ideata dalla società Mediacor di Torino, coinvolgendo lo studio Calibro Zero, pure torinese, in vista di un progetto più vasto di valorizzazione del patrimonio culturale dell’Istituto religioso. Di questo progetto si ha un’anticipazione in alcuni dei pannelli della mostra da cui si può venire a conoscenza del prossimo spostamento da Roma a Verona dell’Archivio storico della Congregazione e della riorganizzazione dell’esposizione permanente degli oggetti del Museo delle suore missionarie comboniane che, grazie ad un nuovo allestimento, sarà collocata in alcuni degli spazi più significativi della casa madre e attraverso l’utilizzo delle tecnologie multimediali consentirà di poter raccontare il vissuto delle esperienze missionarie e di mostrarne la continua evoluzione. «Una scelta che risponde anche al cambiamento dei tempi – spiega suor Luigina Coccia, superiora generale –. Il nostro istituto subì un duro colpo quando, poco dopo la fondazione, Daniele Comboni morì. Ma la lungimiranza delle sorelle che con lui avevano condiviso la missione fece sì che questo tesoro prezioso non andasse perduto. Così, nonostante le difficoltà, e sapendo di volta in volta rispondere ai nuovi bisogni, l’Istituto è arrivato a compiere un secolo e mezzo».
In tutti questi anni ci sono stati degli aggiustamenti, ma il carisma è sempre rimasto lo stesso. «Il Giubileo per me è un tempo di grazia. Avere la responsabilità di questa casa comprata dal nostro fondatore Daniele Comboni è per me una grande gioia, perché mi ricorda tutto il cammino fatto in questo luogo durante questi 150 anni di storia e le tante sorelle che prima di me si sono presa la cura di questo luogo. Un passaggio di responsabilità, che passa da una sorella all’altra, e che oggi tocca a me: proprio un momento di grazia per riconoscere tutto quello che il Signore ha fatto per noi, come congregazione», commenta così suor Esperance Bamiriyo, congolese, superiora della casa madre delle Pie Madri della Nigrizia di Verona. Oggi sono 1.017 le suore comboniane nel mondo, appartenenti a 34 nazionalità (608 europee, 248 africane, 157 americane, 4 asiatiche), ma l’età media è 70 anni, e questo richiede una riflessione che sarà all’ordine del giorno del XXI Capitolo generale che si terrà proprio in casa madre dal 1° al 26 ottobre.

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