Madre Maria Domenica Mantovani diverrà santa
Verrà presto canonizzata la beata Maria Domenica Mantovani. Infatti è stato pubblicato il decreto che riconosce il miracolo attribuito all'intercessione della religiosa veronese, cofondatrice con il beato Giuseppe Nascimbeni, dell'Istituto delle Piccole Suore della Sacra Famiglia
Una nuova santa veronese salirà presto all’onore degli altari: Maria Domenica Mantovani (1862-1934) cofondatrice – con il beato Giuseppe Nascimbeni – e prima superiora generale dell’Istituto Piccole Suore della Sacra Famiglia. Martedì 26 maggio papa Francesco, ricevendo in udienza il card. Angelo Becciu, prefetto della Congregazione delle cause dei Santi, ha infatti autorizzato il dicastero a promulgare il decreto riguardante il miracolo attribuito all’intercessione della beata, nata e vissuta a Castelletto di Brenzone, sul Lago di Garda.
Nulla ancora è dato sapere sulla data di canonizzazione che avverrà, con ogni probabilità, in Piazza San Pietro.
Primogenita dei quattro figli di Giovanni Battista e Prudenza Zamperini, Maria Domenica Mantovani nacque a Castelletto di Brenzone il 12 novembre 1862. Dopo le scuole elementari non poté continuare gli studi per la difficile situazione economica della famiglia, ma dimostrò sin da piccola una spiccata intelligenza e una profonda sensibilità religiosa, testimoniata in casa dai suoi genitori, gente onesta, laboriosa e con tanta fede. Rimase in casa fino all’età di trent’anni, avendo come guida spirituale don Giuseppe Nascimbeni che giunse a Castelletto dalla vicina Torri del Benaco prima come maestro e cooperatore (1877-85), poi come parroco fino alla morte (1885-1922). Animatrice dei giovani del paese, Maria Domenica insegnava catechismo ai bambini, visitava e assisteva poveri e malati, diventando un punto di riferimento esemplare per le sue coetanee. Iscritta alla Pia Unione delle Figlie di Maria, dirigeva anche la Pia Unione delle Madri Cristiane, impegnandosi nel preparare le donne alla vita di famiglia e all’educazione della prole. All’età di 24 anni fece voto di verginità perpetua, avendo sempre un profondo legame con Gesù, Maria Immacolata come riferimento e la Santa Famiglia di Nazareth come forza della sua vita.
Mons. Nascimbeni la volle come collaboratrice nella fondazione dell’Istituto delle Piccole Suore della Sacra Famiglia (6 novembre 1892) del quale fu la prima superiora generale. Fornì un contributo essenziale nella stesura delle Costituzioni che si ispiravano alla regola del terz’ordine francescano, come pure nella formazione delle religiose, in un’attività complementare a quella del fondatore, del quale fu sempre fedele interprete ed esecutrice delle sue intuizioni e progetti. Alla morte di mons. Nascimbeni, madre Maria Domenica continuò a guidare l’istituto e due anni prima della morte vide l’approvazione definitiva della Congregazione e quella temporanea delle Costituzioni. Quarant’anni dopo la fondazione le religiose erano già 1.200 presenti ed operanti in 150 comunità in Italia e nel mondo. Madre Maria Domenica continuò nel cammino sulla via della santità, vivendo tutte le virtù e in particolare quella dell’umiltà. Nacque alla gloria del cielo il 2 febbraio 1934 e venne beatificata da Giovanni Paolo II il 27 aprile 2003, quindici anni dopo il suo parroco e guida spirituale.
Il miracolo che porterà alla canonizzazione di madre Maria Domenica ha riguardato la guarigione scientificamente inspiegabile di una bambina argentina, Maria Candela Calabrese Salgado. Nata nel 2000 con una grave malformazione alla colonna vertebrale che le impedisce di camminare, Maria Candela si muove con la carrozzina e cresce senza particolari problemi. Pochi giorni prima dell'undicesimo compleanno, al mattino la mamma la sveglia per portarla a scuola e costata che i suoi arti inferiori, sotto le ginocchia, sono neri, quindi privi di circolazione sanguigna. Ricoverata in ospedale, i medici intervengono subito, ma la prospettiva è quella dell'amputazione. La ragazzina ha crisi respiratorie e convulsive, entra in coma e viene trasferita in un nosocomio maggiormente attrezzato. Una reliquia della beata Maria Domenica Mantovani viene consegnata a Laura Salgado, mamma della bambina, da un'amica, la mamma di Lara Pascal, ovvero la bambina la cui guarigione miracolosa aveva portato alla beatificazione della religiosa veronese. Collocata la reliquia sotto il cuscino, il 10 giugno Maria Candela inizia a risvegliarsi dal coma e dopo tre giorni viene dichiarata guarita dal punto di vista neurologico e dimessa dall'ospedale. Oggi ha 20 anni e conduce una vita normale, sebbene sia rimasta la disabilità che la accompagna dalla nascita.
Il 6 febbraio scorso la consulta medica della Congregazione delle cause dei Santi, composta da sette medici, si è pronunciata all'unanimità circa l'inspiegabilità scientifica della guarigione "molto rapida, completa e duratura" di Maria Candela Calabrese Salgado.
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