La scomparsa di mons. Andrea Veggio, già vescovo ausiliare
È deceduto stamani poco prima delle 6 alla Casa del clero di Negrar mons. Andrea Veggio, 96 anni, già vescovo ausliare di Verona dal 1983 al 2001 e amministratore apostolico della diocesi dal settembre 1997 all'ottobre '98. Per molti anni formatore e rettore del Seminario, fu anche abate di Isola della Scala.
Una lunga esistenza al servizio di Dio e della Chiesa, caratterizzata da una profonda devozione per la Vergine Maria. È quella che ha vissuto monsignor Andrea Veggio, deceduto stamani alla Casa del clero di Negrar dove era ospite dal luglio 2016. Avrebbe compiuto 97 anni il prossimo 28 agosto e da alcuni mesi le sue condizioni di salute si erano aggravate, ma non a causa del Covid-19.
Originario di Manerba del Garda (provincia di Brescia ma in diocesi di Verona), don Andrea Veggio venne ordinato sacerdote il 29 giugno 1947 dal vescovo Girolamo Cardinale. Svolse i suoi primi tre anni di ministero a Dossobuono come cooperatore, quindi fu per un anno assistente del Collegio vescovile. Nel 1951 venne chiamato in Seminario, dapprima come vicerettore per un triennio, quindi come direttore spirituale del Seminario di Roverè (1954-56), poi ancora come vicerettore del Seminario Maggiore (1956-59). Per un quinquennio (1959-64) fu arciprete-abate di Isola della Scala e nel 1962 giunse la nomina a canonico onorario del Capitolo della Cattedrale, acquisendo il titolo di monsignore. In seguito tornò a Verona, nominato dal vescovo rettore generale del Seminario Vescovile e degli Istituti diocesani di formazione ecclesiastica (1964-72). Nel 1972 il venerabile vescovo Giuseppe Carraro lo nominò pro-vicario generale e, dopo quattro anni, vicario generale della Diocesi. Divenuto canonico effettivo e in seguito canonico arciprete del Capitolo, il 1° agosto 1983 venne eletto dal papa san Giovanni Paolo II vescovo ausiliare di Verona, con l'assegnazione della sede titolare di Velia. Fu consacrato nella cattedrale scaligera l'8 settembre, festa della Madonna del popolo, da mons. Giuseppe Amari, vescovo di Verona. Dal 18 settembre 1997 al 3 ottobre 1998, ovvero dalla conclusione dell'episcopato nella diocesi di San Zeno di Attilio Nicora all'inizio di quello di Flavio Roberto Carraro, mons. Veggio fu amministratore apostolico della diocesi. Giovanni Paolo II accolse la sua rinuncia all'ufficio di vescovo ausiliare per raggiunti limiti di età l'8 settembre 2001. Monsignor Veggio rimase comunque vicario generale ancora per alcuni mesi. Il presule, trasferitosi poi nella Casa del Clero di Verona, continuò a svolgere attivamente il proprio ministero episcopale nelle parrocchie per diverse circostanze, in particolare per la celebrazione delle Cresime, fino all'agosto 2013.
«Fu un uomo di preghiera, di sensibilità mariana (come rivelano i suoi pellegrinaggi del sabato alla Madonna della Corona e quelli a Lourdes), fedele alla Chiesa e al suo essere prete - lo ricorda il vescovo Giuseppe Zenti –. Obbedientissimo al Vescovo, preferiva operare stando in seconda linea», rifuggendo la ribalta mediatica.
I funerali di mons. Veggio si svolgeranno martedì 9 giugno alle 15.30 nella Cattedrale di Verona e saranno presieduti dal vescovo, mons. Giuseppe Zenti. Per poter partecipare, essendo il numero di posti limitato, nel rispetto del protocollo in atto, occorre prenotarsi nella giornata di lunedì 8 giugno al mattino tra le 9 e le 12 oppure al pomeriggio tra le 15 e le 18 chiamando il numero 045.8083711. Verranno comunque trasmessi in diretta da Radiotelepace. Al termine del rito il feretro verrà tumulato nella cripta memoriale dei vescovi veronesi.
La camera ardente sarà allestita lunedì 8 giugno dalle 11 alle 15 presso le celle mortuarie dell'ospedale Sacro Cuore - Don Calabria di Negrar, mentre il feretro giungerà in Cattedrale martedì alle 12.
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