Don Marco Zumerle di Montecchio di Negrar

di DON MARCO ZUMERLE

Sono don Marco Zumerle, originario della parrocchia di Montecchio di Negrar e ho 38 anni. Dopo aver vissuto una discreta e variegata esperienza lavorativa sviluppatasi nei dodici anni successivi al diploma come perito chimico industriale, ho iniziato il mio percorso in Seminario attraverso la comunità propedeutica di Casa San Giovanni Battista in cui ho potuto iniziare a sperimentare in maniera seria e profonda la presenza di cura continua di Dio per me.

I primi anni di Seminario, in cui ho anche ripreso con una certa fatica gli studi, sono stati molto intensi e importanti per il mio percorso di vita e per incamminarmi sempre di più nella relazione personale con il Signore Gesù. Sono stati anche anni in cui ho imparato il senso del vivere in comunità nelle sue grandi possibilità e opportunità, ma anche nelle inevitabili fatiche del vivere assieme. Ho avuto il grande dono di vivere due anni di servizio (il secondo e terzo anno di teologia) nella parrocchia di Negrar in cui ho potuto sperimentare la fraternità sacerdotale e il lavorare in cooperazione per una comunità complessa e abbastanza numerosa. Il Signore mi ha posto vicino non solo dei sacerdoti buoni e disponibili, ma dei veri e propri fratelli e padri che mi hanno guidato a scoprire nel concreto la bellezza della vita donata completamente a Cristo e alla sua Chiesa.

Ho poi riscoperto una comunità in cammino capace di amare il Signore Gesù e di affidarsi, con l’azione dello Spirito Santo, alla guida di questi speciali e attenti pastori. L’esperienza poi dell’anno di assistentato al Seminario minore è stata per me una scoperta nuova: mi ha permesso di entrare in contatto stretto con ragazzi che hanno deciso, accompagnati dalle loro famiglie, di stare in modo particolare alla presenza del Signore Gesù e con Lui di cercare di rispondere al desiderio di relazione che il Padre vorrebbe con e per ogni persona. La freschezza e la vivacità dell’età pre-adolescenziale ed adolescenziale mi hanno stimolato tantissimo a mettermi sempre e nuovamente in gioco.

In questo ultimo anno sto vivendo il ministero del diaconato nelle parrocchie di Bardolino e Cisano. Seppur nelle ristrettezze date dalla pandemia, questo periodo mi sta ponendo davanti la sfida nuova di essere pienamente a servizio di Dio e dei fratelli. Mi sta insegnando la necessità di un ascolto profondo della realtà prima ancora di pensare a concretizzare programmi o progetti perché le persone già sono in cammino e chiedono di essere accompagnate con dedizione e amore. Con un gruppo di giovani, provenienti anche dalla parrocchia di Calmasino, abbiamo così intrapreso un cammino di approfondimento della fede permettendoci di andare sempre più in profondità nella relazione con il Signore. Ringrazio Dio di avermi offerto questo particolare e variegato percorso di vita con e per Lui e mi pongo nelle sue mani e in quelle della sua Chiesa perché lo Spirito Santo possa sempre più imprimere in me l’immagine di Cristo buon pastore.