Valorosi cavalieri a fumetti che combattono la leucemia

di PIETRO MARINI
La leucemia è un tumore del sangue che ha origine nel midollo osseo, la parte spugnosa delle ossa che produce le cellule del sangue. Nei malati di leucemia le cellule staminali nel sangue si moltiplicano in modo incontrollato, interferendo con la produzione di cellule sane e, di conseguenza, con il corretto funzionamento dell’intero corpo umano. A Fulvio Padovani viene diagnosticata la leucemia nel marzo 2023 e da quel momento inizia una cura a base di chemioterapie e lunghi ricoveri nel reparto di Ematologia dell’ospedale di Borgo Roma. Fulvio ha una formazione artistica: ha studiato al liceo artistico e successivamente all’Accademia di belle arti Cignaroli di Verona; poi, in età adulta, ha frequentato il corso di disegno alla Scuola d’arte “Paolo Brenzoni” di Sant’Ambrogio di Valpolicella, tenuto dalla pittrice Iva Recchia. Nasce così l’idea di scrivere e illustrare un fumetto che racconti la sua battaglia contro la malattia.
«Pensavo di disegnare un fumetto che fosse fantasy, ma nello sviluppo della sceneggiatura mi sono bloccato. Beatrice Mariotto, direttrice della Scuola Brenzoni, mi ha telefonato in ospedale e abbiamo discusso sull’importanza di un fumetto che fosse utile per chi, come me, deve affrontare battaglie pesanti e dolorose, per dare speranza», spiega Fulvio.
Il risultato è Il tempo sospeso, fumetto che racconta la lotta combattuta accanto a medici, operatori e infermieri in una nuova realtà di vita nella quale il tempo si dilata e si misura in base ai cicli delle terapie. «Possiamo definire il mio fumetto un graphic novel, un romanzo grafico e autobiografico perché narra la mia vicenda attraverso parole e immagini con una struttura simile a quella del romanzo, comprese le caratteristiche psicologiche dei personaggi», descrive il disegnatore.
La trama riprende la contrapposizione tra il bene e il male: «Ai cavalieri del male ho dato il nome di Esercito delle terre di Medullan, riprendendo il nome in latino del midollo (medulla). Il Generale Linfoblaster dell’armata del male deriva dalla forma leucemica che mi ha colpito, la leucemia linfoblastica». I cavalieri del bene sono invece i medici, gli infermieri e gli operatori.
«Sono stato ricoverato per circa undici mesi, con cicli di terapie per 3-4 settimane; una decina di giorni a casa, poi nuovamente in ospedale, chiuso fra quattro mura dove è stato difficile far passare il tempo. Per fortuna ho una tavoletta grafica con un programma di disegno e ho iniziato a disegnare», descrive l’autore.
Dopo averne discusso con Mariotto, la trama del graphic novel si è indirizzata verso una narrazione che potesse «sensibilizzare e coinvolgere le persone sull’importanza di alcuni gesti semplici come donare il sangue, i suoi derivati e il midollo per aiutare gli altri, per la ricerca». Partendo, ovviamente, dalla esperienza personale di Fulvio: «Sono stato ricoverato e ho visto quante trasfusioni sono state fatte per salvare la vita a me e a quanti erano nel mio reparto».
Un fumetto è, per certi versi, più complicato da realizzare di un romanzo. Una volta messa a punto la sceneggiatura, bisogna dedicarsi alla fase di disegno, quindi alla colorazione delle tavole. «Disegnare una tavola del fumetto con la tavoletta grafica richiede dai due ai tre giorni, poi altrettanti per colorare: il disegno viene da sé ma colorare è più impegnativo». Il fumetto è stato presentato all’inaugurazione dell’esposizione artistica di fine anno scolastico degli allievi della Scuola Brenzoni ed è stato un modo per far conoscere a quante più persone non solo la vicenda personale di Fulvio ma la condizione dei malati oncologici in generale e di chi soffre di leucemia in particolare. L’ultimo passo, conclude, «è cercare qualcuno che mi sostenga economicamente per stampare il fumetto. Il mio sogno è donare il ricavato di un’eventuale vendita ad associazioni come Fidas Verona, Avis o alla ricerca».