Renato Giusti: da Verona alle cucine del mondo
di MARTA BICEGO
Lo chef che ha cucinato per molti vip, portando fuori Italia un po’ di Veneto
di MARTA BICEGO
Da Verona ad Almaty in Kazakistan fino a Tel Aviv in Israele, passando dalla Tailandia per tornare poi in Europa. Ha lavorato nelle cucine del mondo Renato Giusti ed è probabile aggiungerà presto altre destinazioni sul suo mappamondo professionale. Perché ogni viaggio, dice, è esperienza che si traduce in idee e in sapori da riprodurre nei piatti che serve. Per far vivere, a sua volta, emozioni in chi li assapora.
Nella sua carriera ai fornelli, Giusti ha avuto l’onore di solleticare il palato anche di commensali “vip” come Emma Thompson, Bill Murray, George Clooney, Nicholas Cage e Sylvester Stallone. E ancora Bill Murray, il più simpatico; Sean Penn che ricorda disponibile e rilassato; Sylvester Stallone che ha apprezzato il suo carré di cinghiale in crosta di erbe con pere al vino rosso tanto da elogiarlo davanti a tutti. Il segreto per riuscire a conquistarli? «Una cucina creativa e sensibile» che considera sì le origini italiane ma che, al tempo stesso, allarga lo sguardo ai luoghi lontani nei quali lo chef veronese si è trovato a cucinare. «Guardare altri professionisti all'opera o semplicemente osservare abitudini e tradizioni così diverse dalle mie, è un incentivo a crescere, a cambiare il mio modo di pensare, che non deve mai avere barriere o concetti dati per assodati e definitivi», spiega.
«C'è tanto Veneto nei miei piatti», confessa il cuoco 56enne che dopo la scuola alberghiera ha sempre frequentato le cucine di ristoranti rinomati oltre che stellati, partendo dal “12 Apostoli” di Verona fino al “Gualtiero Marchesi” di Milano.«Devo dire che ogni mia ricetta mi assomiglia, è frutto del mio istinto e del mio lavoro di ricerca continuo». Nascono così le portate di Renato Giusti. «Mi piace cucinare il pesce e i dessert – conclude –, ma mi sforzo sempre di creare qualcosa di nuovo, cosa che oggi si può fare riscoprendo i sapori della terra, aggiornandoli ai gusti moderni». E aggiungendo, sempre, un ingrediente segreto che è quello dell’esperienza.
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento