Attualità
stampa

Quelle macchie della pelle da tenere sotto controllo

di MARTA BICEGO

La diagnosi precoce è la migliore arma contro il melanoma. All’Ulss 9 una task force di esperti per orientare cure e interventi

Parole chiave: Tumore della pelle (1), Diagnosi (1), Melanoma (2)
Quelle macchie della pelle da tenere sotto controllo

di MARTA BICEGO

La prevenzione può salvare la vita. Pure quando si tratta di melanoma, il tumore della pelle che fa registrare ogni anno 160mila nuovi casi nel mondo. In Italia, soltanto nel 2020, le diagnosi sono aumentate del 20%. Un dettaglio trascurato da quanti si espongono ai raggi del sole senza proteggere adeguatamente la pelle o fanno ricorso frequente a lampade solari.

Grazie a progresso scientifico e sperimentazione di farmaci innovativi, sono stati compiuti significativi passi in avanti e oggi la sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi della malattia riguarda quasi il 90% dei pazienti. Tuttavia è fondamentale non abbassare la guardia. Per questo, con la stagione estiva che si avvicina, il mese di maggio è stato dedicato alla prevenzione, con la data simbolo del 13 maggio, Giornata mondiale del melanoma, è stata celebrata con un evento on line di informazione e sensibilizzazione.

L’iniziativa, rivolta sia ad addetti ai lavori che alla cittadinanza, è tuttora visibile sulla pagina Facebook dell’Ulss 9 Scaligera. Ad alternarsi nel video sono alcuni dei 40 esperti che compongono il Gruppo oncologico scaligero cute: una “melanoma unit” operativa da giugno del 2020 che ha discusso finora 110 casi di tumori cutanei, 72 dei quali si sono rivelati melanomi. L’approccio adottato è di tipo multidisciplinare nell’ambito di un percorso diagnostico-terapeutico assistenziale aziendale ben definito. Prevede la diagnosi clinica precoce da parte del dermatologo; quando necessario, il consulto del patologo (il cui ruolo è analizzare al microscopio le lesioni cutanee prelevate) aiuta a differenziare il melanoma da altre neoformazioni. In presenza di diagnosi istologica, intervengono il chirurgo plastico e il chirurgo generale. Da non trascurare sono gli apporti forniti dalla Radioterapia, dalla consulenza genetica per ricercare una radice familiare, dall’Oncologia per orientare eventuali cure o terapie.

In generale, la popolazione deve imparare a osservare la propria pelle: una macchia che si allarga o cambia colore, un neo che muta d’aspetto; pure chi ha un neo nella zona in cui intende fare un tatuaggio non deve agire con superficialità. «In questo periodo di pandemia è ancora più importante la prevenzione primaria: evitare i fattori di rischio, ma soprattutto praticare l’autocontrollo ed eventualmente l’avvio di un iter diagnostico da parte del medico di base», esordisce Andrea Giovannini, specialista in Dermatologia. Il melanoma, fa notare, è sincero: «Scrive il suo messaggio sulla cute, dov’è ben invisibile. Purtroppo bisogna saperlo leggere e riconoscere in fase precoce».

Per l’autocontrollo e la valutazione del rischio, c’è una regola a cui fare sempre riferimento, basata sulle lettere A, B, C, D, E. Equivalgono ad asimmetria, vale a dire se il neo non è simmetrico, ma si presenta per esempio come una carta geografica; bordi, da osservare attentamente per verificare se irregolari e frastagliati; colore, quando presenta diverse tonalità dal marrone chiaro allo scuro, fino al nero, al rosso oppure al blu; dimensione: se più grande di 5 millimetri, infatti, ha più cellule all’interno e di conseguenza una maggiore probabilità di modificazione. «La lettera più importante è infine la E di evoluzione: se un neo cambia rapidamente o, peggio ancora, compare in età adulta bisogna evidenziarlo al medico curante, anzitutto se ha una crescita rapida nell’arco di pochi mesi», suggerisce il dermatologo.

Consigli che valgono per i pazienti che rientrano nelle categorie a rischio: persone dal fototipo chiaro (con pelle e occhi chiari) o che hanno riportato scottature in età infantile o al di sotto dei 15 anni di età; soggetti che hanno più di 100 nei o una predisposizione genetica al melanoma. «In questi casi è fondamentale l’autocontrollo periodico e un controllo annuale dal dermatologo perché attraverso la dermatoscopia si riescono a evidenziare lesioni sospette nella fase iniziale. Per tutte le altre persone – conclude Giovannini – è fondamentale l’autoosservazione davanti allo specchio. In caso di lesioni sospette, sarà opportuno rivolgersi a un dermatologo per una diagnosi precoce».

Foto: Goodluz@123RF.com

Tutti i diritti riservati
Quelle macchie della pelle da tenere sotto controllo
  • Attualmente 0 su 5 Stelle.
  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Votazione: 0/5 (0 somma dei voti)

Grazie per il tuo voto!

Hai già votato per questa pagina, puoi votarla solo una volta!

Il tuo voto è cambiato, grazie mille!

Log in o crea un account per votare questa pagina.

Non sei abilitato all'invio del commento.

Effettua il Login per poter inviare un commento