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Ascoltare il dolore per tornare a vivere

di MARTA BICEGO 
La scelta coraggiosa di una mamma

Ascoltare il dolore per tornare a vivere

di MARTA BICEGO
“Perdendo un proprio caro, si perde una parte di se stessi”. Lo sanno bene Roberta Mazzi e Marco Cinetto, genitori di Livio Cinetto, il sedicenne morto suicida il 3 giugno 2012. Compagni e amici, spiegano i coniugi di San Pietro in Cariano, hanno confermato che fu vittima di episodi umilianti sia fisici che verbali. Fino a quella decisione estrema.
Non è facile riemergere dal dolore che una simile tragedia porta con sé. «Noi ci siamo spostati in varie parti d’Italia per riuscire a trovare un supporto alla pari», esordisce Mazzi. Gruppi di auto mutuo aiuto sia eterogenei sia dedicati solo a genitori che hanno perso i figli per suicidio. Questi ultimi, in particolare, non sono molto diffusi: così quella sofferenza rischia di rimanere confinata tra le mura di casa. Poiché, continua, «quello del suicidio è un tema difficile da affrontare ed è altrettanto difficile fare prevenzione».   
Nei dodici anni di cammino dalla morte del figlio, Mazzi ha incontrato Serenella Tacchella, condividendo con lei la sofferenza per la perdita di un familiare suicida. Insieme hanno affrontato un percorso di formazione presso i Camilliani e la Caritas di Vicenza per diventare facilitatrici qualificate di gruppi di auto mutuo aiuto per l’elaborazione del lutto. Il 5 febbraio dello scorso anno è stata costituita a San Pietro in Cariano “Auto aiuto lutto”, associazione per l’ascolto e la condivisione dedicata a Livio Cinetto.
«Era una promessa che avevo fatto per Livio, perché non fosse dimenticato. Il tempo che avrei dovuto dedicare a lui, adesso lo dono agli altri. Questa forma di aiuto è la mia medicina e l’ho capito a forza di partecipare ai gruppi». Deriva da qui la decisione di organizzare, con Tacchella, «una serie di incontri itineranti di auto mutuo aiuto sul territorio, raggiungendo le persone che stanno vivendo un lutto quanto più possibile, per farle uscire di casa e accompagnarle a trovare un motivo per alzarsi la mattina». Con il sogno, ma è consapevole servirà del tempo, di formare gruppi composti soltanto da genitori che hanno perso un figlio per suicidio. 
«Cosa mi spinge ad alzarmi dal letto ogni mattina? Pensare ai volti di tutte le mamme che ho incontrato in questi anni», risponde Mazzi. Poi subito puntualizza: «Testimoniare il mio vissuto. Far capire cosa resta dopo una tragedia così devastante». A ogni appuntamento, racconta, lasciamo qualcosa che i partecipanti possano stringere tra le mani: un segno tangibile per esortare a riflettere, soprattutto nei momenti più difficili. La stessa cosa accade negli incontri che l’associazione organizza nelle scuole per affrontare le tematiche del bullismo e del cyberbullismo, nel corso dei quali vengono consegnati ai ragazzi segnalibri con alcune frasi scritte da Livio. 
Una di queste, pare ricordare il cammino intrapreso da mamma Roberta e papà Marco dalla scomparsa del figlio, assieme al desiderio di approdare a qualcosa di concreto: “Il viaggio è l’essenza della vita; ciò che chiunque dovrebbe e vorrebbe fare e, alla fine, in un modo o nell’altro, ci riesce...».

Una serie di incontri tra città e provincia
Grazie alla collaborazione con le parrocchie e altre associazioni, partirà la serie di percorsi di riflessione e condivisione “Ascoltare il dolore. Il coraggio di rinascere” promossi da “Auto aiuto lutto”, associazione per l’ascolto e la condivisione dedicata a Livio Cinetto. 
Aperti al massimo a otto partecipanti, sono in programma a Lugo dall’11 febbraio (dalle 9 alle 10.30), presso la parrocchia di Sant’Apollinare, in via Crosara 5; a Grezzana dal 7 febbraio (dalle 18 alle 20.30), presso il consultorio familiare di via Fontanavecchia 8; a San Pietro in Cariano dal 5 aprile (dalle 9.30 alle 11), presso il centro catechistico della parrocchia, in via Chiesa 71; a Verona dall’8 maggio (dalle 18 alle 20.30), presso l’istituto comprensivo 11, in via Udine 2/A. La partecipazione è gratuita, previa iscrizione scrivendo a autoaiutolutto@gmail.com o chiamando i numeri 333.7138623 e 347.7037928. Ulteriori dettagli, ad esempio sui temi trattati nei singoli incontri, si possono trovare sul sito www.autoaiutolutto.it

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