Cure gratis per le vittime di violenza
di MARTA BICEGO
La Regione ha attivato un codice di esenzione per le prestazioni dopo il pronto soccorso

di MARTA BICEGO
Da febbraio, per le vittime di violenza residenti in Veneto è stato introdotto il codice «VG1». È l’esenzione dal pagamento del ticket per tutte le prestazioni fruite nel periodo successivo alle dimissioni dal pronto soccorso, incluse le prestazioni psicologiche e di specialistica ambulatoriale connesse ai maltrattamenti subiti. Avrà validità per un anno, con possibilità di rinnovo, su parere dello specialista.
Un gesto vicinanza, che si aggiunge al “Codice rosa”, con percorsi dedicati e personale con esperienza specifica a supporto di chi accede alle strutture ospedaliere. Un’attenzione alla cura – già applicato ad esempio in Piemonte (dal 2016) e da febbraio dello scorso anno nella Provincia autonoma di Bolzano – che rappresenta una «decisione di civiltà», «una via concreta per occuparci di loro, non solo attraverso la cura delle ferite, poiché il provvedimento riguarderà l’intero percorso terapeutico», secondo Manuela Lanzarin. Su iniziativa dell’assessore alla Sanità, la misura è stata varata dalla giunta Zaia durante i lavori di approvazione della legge di bilancio. Con una prospettiva che è più ampia: «Riconoscere la violenza per trovare soluzioni che anticipino la necessità di cure mediche – prosegue – sarà l’obiettivo da raggiungere e lo potremo fare attraverso la consapevolezza dei singoli e il lavoro e l’impegno comune di tutti gli attori istituzionali e della società nella sua interezza».
Qualche numero. In Italia, i dati Istat mostrano che il 31,5% delle donne è stata vittima nel corso della propria vita di una qualche forma di violenza fisica o sessuale. Il Report “Violenza sulle donne” del Servizio analisi criminale della Direzione centrale di Polizia criminale evidenzia che, nel 2023, le vittime di violenza sessuale sono state 6.062, di cui il 91% donne.
Guardando invece a chi è in prima linea: in 15 anni, l’Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona ha accolto oltre 300 vittime di violenza, di cui 41 nel 2023 e 33 fino allo scorso novembre. Il pronto soccorso ostetrico-ginecologico di Borgo Trento è sede del Centro anti-violenze, punto di riferimento a livello provinciale per l’assistenza sanitaria delle vittime, inviate anche dagli altri ospedali veronesi. Qui le donne trovano il gruppo interdisciplinare Givsf (Violenza sessuale femminile) composto da ginecologi, ostetriche, pediatri, psicologi, medici legali, infettivologi, anatomopatologi e medici di pronto soccorso. Questo per rispondere alle casistiche, che sono molteplici, in maniera tempestiva. E aiutare le vittime.
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