Un Chievo annebbiato agguanta il pari all'ultimo: 1-1 col Venezia

Ancora una volta il Chievo ha dimostrato di avere carattere, di non essere mai domo. In questo modo è riuscito ad agguantare in pieno recupero, con la forza della disperazione più che con la lucidità degli schemi, il sospirato pareggio contro un Venezia cinico nello sfruttare al meglio con Forte la prima occasione capitatagli (grazie a un buco difensivo di Leverbe: cross di Ferrarini da destra, il centrale non interviene, palla all’attaccante che appena dentro l’area con un sinistro da biliardo colpisce il palo alla destra di Semper, con la palla che poi termina in rete), bravo nel controllare la reazione del Chievo – che si è vista più nel secondo tempo che non nel primo –, che ha pure sfiorato il raddoppio ma che non è riuscito a ribattere il pallone sul nono calcio d’angolo: palla spizzata di testa a centro area da Garritano per il difensore francese Gigliotti il quale all’altezza del secondo palo, pur essendo sbilanciato, è riuscito a colpire con il sinistro e ad infilare in rete. La sua ultima marcatura risale addirittura a quasi quattro anni fa, al 2-1 dell’Ascoli contro il Cittadella (18 marzo 2017). Un pareggio tutto sommato giusto, giunto al termine di una partita intensa ma non bella, soprattutto il primo tempo. Decisivo per il Chievo il cambio deciso da Aglietti nell’intervallo di entrambi gli attaccanti, Djordjevic e Fabbro che davvero avevano combinato poco nella prima frazione di gioco: dentro al loro posto Margiotta e D’Amico che hanno dato maggiore vivacità alla manovra, provando – in particolare il primo – qualche conclusione.

Ma andiamo con ordine. Il Chievo subito il gol iniziale del Venezia, prende in mano il pallino del gioco per 20 minuti buoni, ma non punge dalle parti di Lezzerini. Al 10’ su angolo di Ciciretti, di testa Obi a incrociare, palla a lato. Al 20’ ci prova Djordjevic ma il suo sinistro termina alto. Dopo i gialli a Palmiero e Crnigoj, al 37’ Zanetti è costretto al primo cambio: fuori l’infortunato Modolo, dentro Svoboda. Intanto scende la nebbia sul Bentegodi. Al minuto 38 punizione di Ciciretti dai 25 metri ma il suo sinistro termina a lato alla destra di Lezzerini. Al 39’ Johnsen parte in offside non rilevato da Irrati, giunto davanti a Semper prova il pallonetto, palla fuori di poco. Al 41’ il sin lì abulico Garritano prova il destro al volo appena dentro l’area, palla a lato non di molto. Dopo tre minuti di recupero l’arbitro fischia la fine.

Detto del duplice cambio in attacco operato da Aglietti, Zanetti toglie Vacca e inserisce Fiordilino. Dopo un tiro cross di Ciciretti nella nebbia respinto con i pugni dall’estremo difensore lagunare, al 50’ è decisivo il suo dirimpettaio Semper che salva due volte consecutivamente: prima su un gran destro di Johnsen al termine di un’azione personale, poi sulla respinta, blocca in presa il colpo di testa di Forte da distanza ravvicinata. Dal 52’ si gioca con un pallone giallo, vista la carente visibilità. Chievo pericoloso su azione d’angolo con spizzata di Obi, la difesa lagunare si salva ancora in corner (53’). Quattro minuti dopo destro al volo di Margiotta dalla distanza, palla a lato. Al 59’ sinistro al volo di Renzetti dal limite, Lezzerini blocca senza particolari difficoltà in presa bassa. Passano due minuti e Ciciretti spara un destro al volo da dentro l’area, palla a lato. Zanetti toglie Ferrarini e fa entrare Mazzocchi due minuti dopo il Venezia potrebbe raddoppiare su azione di contropiede che coinvolge tutti e tre gli attaccanti: Johnsen si invola sulla destar, palla al limte a Forte che smista a sinistra per di Di Mariano che prova il destro a giro: palla di poco alta sopra l’incrocio. Al 65’ ultimi due cambi per gli ospiti: Bocalon per Forte e Bjarkason per Crnigoj. Quattro minuti dopo Aglietti inserisce De Luca e Viviani per Ciciretti e Palmiero. Al 71’ avrebbe una buona occasione Bocalon che quasi sul vertice dell’area piccola invece di provare il diagonale, impatta male la sfera e il suo destro non trova lo specchio della porta. Dopo il giallo mostrato a Svoboda, alla mezz’ora Lezzerini devia in tuffo una conclusione di Margiotta di destro appena dentro l’area. Due minuti dopo cross di Renzetti da sinistra, destro al volo di Garritano, murato. Ultimo cambio per il Chievo al 78’: Giaccherini prende il posto di Obi. Ma è il Venezia ad avere due buone occasioni. All’84’ il balzo di Semper a bloccare il colpo di testa da distanza ravvicinata di Johnsen. Due minuti dopo su veloce ripartenza il destro di Di Mariano è murato in angolo. All’88’ pallonetto filtrante di Garritano in area per De Luca, anticipato da Lazzerini in uscita. Ultimi attacchi del Chievo portati avanti con la forza della disperazione, che si concretizzano al 93’ con la rete di Gigliotti. Da registrare il giallo a Bocalon prima del triplice fischio di Irrati (qualche sbavatura nella sua prova su un paio di fuorigioco) dopo sei minuti di recupero.

Nel Chievo la palma del migliore a Guillame Gigliotti per il bel gol realizzato, mentre il peggiore è stato il suo compagno di reparto Leverbe: decisivo l’errore sul gol, così come qualche altra sbavatura. Nel Venezia buone le prove di Forte e dell’inesauribile Di Mariano. Sotto tono Vacca e Fiordilino.

Lunedì 4 gennaio alle 18 il Chievo (nono in classifica con 21 punti, alla pari con Pordenone e Brescia ma con due partite in meno) affronterà in trasferta la Cremonese, reduce dalla sconfitta per 1-0 a Reggio Calabria.

(nella foto di Alberto Fraccaroli il difensore centrale Guillaume Gigliotti)