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ChievoVerona. Esordio di campionato alla prova di Ronaldo

Prima proibitiva per il Chievo chiamato ad affrontare sabato 18 al Bentegodi la Juventus rafforzata dal campione portoghese

Parole chiave: Campionato Serie A (1), ChievoVerona (15), Cristiano Ronaldo (3)
Giocatori del Chievo seduti in sala durante una riunione tecnica

Il Chievo, al suo diciassettesimo campionato in A, avrà la fortuna – si fa per dire – di celebrare l’esordio in Italia nientepopodimeno che di Cristiano Ronaldo. L’asso portoghese, arrivato in estate alla Juventus nell’ambito di una clamorosa operazione finanziaria che ha coinvolto anche il management di Fca, scenderà in campo proprio al Bentegodi sabato 18 agosto alle 18 nella sua prima esibizione in Serie A e le attenzioni, mediatiche e non, saranno inevitabilmente tutte per lui. Un battesimo col “fuoco” per il Chievo di patron Campedelli, reduce dallo scampato pericolo della retrocessione a causa delle “plusvalenze fittizie”, ma ancora “sub judice” per quanto riguarda un’eventuale penalizzazione, da scontare nel campionato che inizierà proprio tra il 18 e il 20 agosto. Sarà da capire se e quanto verrà eventualmente penalizzata la compagine clivense, che in caso dovrà trovare più punti salvezza di quelli solitamente necessari. In questo senso il direttore sportivo Giancarlo Romairone avrà il compito, entro metà agosto, cioè entro la fine del mercato estivo, di allestire una squadra che sia un po’ più competitiva di chi si vuole semplicemente salvare col l’obiettivo di raggiungere i canonici 40 punti. Potrebbero servirne cinque se non addirittura dieci in più e per una piccola come il Chievo il raggiungimento di questo “budget” non è assolutamente scontato. Basti vedere cosa è successo nell’ultima stagione, con Sorrentino e compagni in grado prima di ottenere velocemente 20 punti in sole 14 giornate, salvo poi dilapidare tutto il vantaggio accumulato e riuscire a salvarsi solo con un rush finale targato D’Anna, che ha fatto tirare più di qualche sospiro di sollievo.
Non sarà semplice, anche perché il Chievo, dopo aver giocato la prima in casa contro i bianconeri scudettati, dovrà andare a Firenze per la seconda partita dell’andata, otto giorni dopo, contro la  Fiorentina allenata dall’ex Stefano Pioli. Un campo, quello dell’Artemio Franchi, che nel lontano passato ha anche dato qualche soddisfazione al team della Diga, ma che di recente ha raramente donato punti. Staremo a vedere. Prima della pausa di settembre, imposta per gli impegni della Nazionale del neo-ct Roberto Mancini, ci sarà il tempo di una terza partita, nuovamente in casa, questa volta contro la neopromossa Empoli, nel primo di una lunga serie di scontri-diretti per la salvezza. La squadra toscana, che torna in Serie A dopo un solo anno di purgatorio in B, rappresenterà il primo incrocio con avversari da battere assolutamente, senza se e senza ma.
Il 16 settembre il Chievo riprenderà il suo campionato nella trasferta all’Olimpico contro la Roma, poi nuovamente in casa contro l’Udinese quindi in trasferta, nel primo dei turni infrasettimanali, a Marassi contro il Genoa (esattamente come un anno fa). Chiuderà la settimana da tre incontri il match casalingo contro il Torino di Walter Mazzarri. Anche in questo caso, dopo la proibitiva trasferta capitolina, sarà importante sfruttare al massimo la sfida contro i friulani e cercare quantomeno di non perdere nei successivi due impegni. Anche perché la successiva sfida sarà la trasferta a San Siro contro il Milan, che – con il ritorno del diesse Leonardo e l’annullamento della squalifica in Europa League – sta ritrovando probabilmente l’entusiasmo di un tempo.
Dopo la nuova pausa per gli impegni della Nazionale, prevista per metà ottobre, il Chievo si ritufferà in campionato con quattro impegni consecutivi che potrebbero, in qualche modo, essere decisivi: Atalanta (in casa), in una sfida non semplice, ma poi Cagliari (in trasferta) e Sassuolo e Bologna (entrambe nuovamente in casa) potrebbero regalare quei punti in classifica utili per fare un balzo e magari recuperare definitivamente il gap dell’eventuale penalizzazione o, meglio ancora, salire fino a posizioni di sicurezza. Sarà importante, quindi, arrivare a fine ottobre-inizio novembre al massimo della forma e cercare di portare a casa il più possibile. Anche perché successivamente il Chievo andrà prima al San Paolo contro il Napoli di Carlo Ancelotti e poi affronterà in casa l’ottima Lazio di Simone Inzaghi. Nelle ultime sfide del girone d’andata i gialloblù troveranno altre partite da non sbagliare contro il neopromosso Parma (penalizzato di cinque punti e sicuramente invischiato nella lotta per non retrocedere) e Spal in trasferta, poi, dopo la sfida in casa contro l’Inter, Sampdoria a Genova nel match del 26 dicembre e, infine, il Frosinone in casa tre giorni dopo, nel match che chiuderà l’andata.
A quel punto inizierà la lunga pausa invernale che riporterà il Chievo ad affrontare la Juve, questa volta allo Stadium, il 20 gennaio. In mezzo ci sarà ancora il calciomercato e la possibilità di correggere e migliorare la rosa allestita in estate. Poi, come detto, tutto ricomincerà a parti invertite. In una logica-salvezza, si può dire che le sfide con le big sono equamente distribuite e per una volta il Chievo non ha un calendario che – almeno sulla carta – prevede la possibilità teorica di non trovare punti per un numero elevato di turni. Dall’altra parte il finale di campionato, a maggio, vedrà i gialloblù giocare in casa sfide salvezza che potrebbero essere a dir poco determinanti contro Parma, Spal e Sampdoria e giocare in trasferta l’ultima, in Ciociaria, su un campo che non appare particolarmente ostico.
Per finire un dato che può far suonare un altro campanello d’allarme: Frosinone a parte, con la salita di Parma ed Empoli – due squadre storicamente abituate a giocare in Serie A – risulta difficile individuare a priori, come invece accaduto negli ultimi anni, le più serie candidate alla retrocessione. Ci sarà probabilmente più bagarre e occorrerà grande equilibrio nel corso di tutta la stagione. Un campionato, quello che sta per partire, che al contrario di quanto accade per le zone di vertice, dove c’è una sola squadra candidata all’ennesima vittoria finale, in zona retrocessione appare più equilibrato. Si sa, però, che a bocce ferme si può dire tutto e il contrario di tutto, perché i pronostici, in fondo, li sbaglia solo chi li fa. Sul reale valore della compagine allenata da mister D’Anna si saprà qualcosa già in occasione del terzo turno di Coppa Italia, in programma domenica 12 agosto. Il weekend successivo, poi, si comincerà a fare sul serio con il campionato. Occorre allacciare le cinture, quindi. Il Chievo dovrà correre non poco per raggiungere il suo diciottesimo campionato in Serie A e, quindi, entrare, ufficialmente nella maggiore età.

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