Chievo sprecone trema nel finale: 0-0 a La Spezia
Un punto ma avrebbero potuto essere tre se il Chievo avesse concretizzato almeno una delle molte occasioni create contro lo Spezia, come il tiro di Garritano deviato sul palo da Suffet. Ripresa più equilibrata con l'islandese Gudjohnsen che colpisce la base del montante a forcing finale degli spezzini che fanno tremare i polsi ai gialloblù, ma finisce 0-0.
Lo Spezia ha effettuato nei tre minuti di recupero quello che non era riuscito a fare nei 95 precedenti, ovvero tre pericolose conclusioni (due con Bartolomei, una con Gyasi) che hanno fatto tremare i polsi all’undici di Marcolini, ma sarebbe stata davvero una beffa atroce per una squadra, il Chievo, che ha creato molto ma senza concretizzare con quei gol che alla fine sono l’unica cosa che conta nel calcio. Ne è risultato uno 0-0 divertente al termine di una gara dai tre volti: dominio pressoché assoluto del Chievo nel primo tempo, ripresa equilibrata e forcing finale spezzino. Un incontro segnato peraltro da tre infortuni con altrettanti cambi forzati nel primo tempo: uno scontro fortuito al capo di Vignali con Bertagnoli al 13’ (con lo spezzino rilevato da Ferrer), e risentimenti muscolari per Mora (al suo posto Maggiore) al 27’ e per Meggiorini al 40’ (Ceter in sua vece). Questo il motivo dei cinque minuti di recupero alla fine della prima frazione di gioco. Già al 3’ Meggiorini aveva scaldato i guantoni di Scuffet con un destro dal limite deviato in tuffo dal portiere sulla cui deviazione Bertagnoli ha calciato alto. Quindi al 10’ l’estremo difensore (che alla fine sarà il migliore in campo dei suoi) devia sul palo un sinistro a incrociare di Garritano inseritosi in area. Quindi al 16’ l’ex Udinese blocca il colpo di testa di Meggiorini, al 19’ respinge a mani aperte una botta di interno destro di Segre (unico sussulto in una partita nella quale si è visto poco) e ancora al 40’ si inarca e devia sopra la traversa una volee di sinistro dell’ottimo Garritano dai 20 metri, mentre invece a Ramos si deve la deviazione decisiva con la quale al 32’ impedisce al colpo di testa di Rodriguez a centro area su cross di Garritano dal fondo di entrare in rete. E lo Spezia? Non pervenuto. Si pensi che il primo tiro alto dei liguri è giunto al 48’ del primo tempo ad opera di Ragusa dalla distanza. Quindi un Chievo che ha di che recriminare per non aver concretizzato nessuno dei 6 tiri nello specchio scagliati nel corso della prima parte di gara.
Nell’intervallo Vincenzo Italiano motiva i suoi che tornano in campo con un piglio ben diverso. Al 47’ sul sinistro di Bidaoui in area è un difensore a imprimere alla sfera la deviazione decisiva, mandandola in corner. Cinque minuti dopo è Maggiore dal fondo a dare un pallone invitante per Gudjohnsen che a pochi passi dalla porta si fa anticipare in angolo da Cesar. Un minuto dopo sull’altro fronte Rodriguez viene murato all’ultimo da un difensore, mentre al 62’ il sin lì evanescente Gudjohnsen spara un sinistro rasoterra dai 23 metri che colpisce la base del montante alla sinistra di Semper. Entrato al 55’ Giaccherini per Bertagnoli, l’ex bolognese al 65’ effettua un tiro che diventa un cross sotto forma di assist per Rodriguez la cui conclusione viene deviata da Scuffet in angolo. Ancora Garritano sugli scudi: prima un suo cross dalla sinistra che attraversa tutto lo specchio ma Ceter sul secondo palo non ci arriva, quindi al 74’ un suo sinistro da fuori a uscire con palla a lato. Si completano i cambi con Gyasi per Gudjohnsen (75’), Esposito per Obi (77’) ed è proprio il giovane centrocampista clivense che all’87 su una punizione dai 25 metri costringe Scuffet alla deviazione sopra la traversa non vista dall’arbitro Forneau. È l’ultima fiammata di un Chievo che va in debito di ossigeno ed è spinto alle corde dallo Spezia nei minuti di recupero ma sia Semper, sia l’imprecisione di Bartolomei impediscono alla formazione ligure di fare bottino pieno.
Nel Chievo il migliore in campo è stato Garritano; scarso invece l’apporto fornito da Giaccherini. Nello Spezia sugli scudi Scuffet che ha salvato più volte il risultato, deludente invece la prestazione di Mora, finché è stato della partita.
(Luca Garritano nella foto di Alberto Fraccaroli)
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