Tra le delizie della vita non dimentichiamo la... Nutella
Internet ha consacrato in tutto il mondo la passione dei milioni di fans
“Che mondo sarebbe senza Nutella?” ci ricorda una storica pubblicità. E potremmo aggiungere: che giorno sarebbe il 5 febbraio senza di essa? Infatti, prima che fosse addolcita dall’istituzione della Giornata mondiale della Nutella, questa data condensava tutta una serie di tristi ricordi: il terremoto che danneggiò Pompei ed Ercolano (62 d.C.), il martirio di sant’Agata (251) e di ventisei cristiani giapponesi (1597), la strage del mercato di Sarajevo con 69 morti e centinaia di feriti (1994), la presentazione all’Onu del segretario di Stato Usa, Colin Powell, di alcune prove (artificiose) del possesso iracheno di armi di distruzione di massa che portò alla seconda guerra del Golfo (2003). A dare un gusto diverso a questa data ci ha pensato Sara Rosso, blogger nata in California. Trasferitasi in Italia nel 2003, ha conosciuto tante ricchezze locali, ma soprattutto il gusto inconfondibile di quella che è la crema spalmabile più diffusa al mondo. Nel 2007, sul suo blog ha proposto a tutti gli appassionati di condividere l’amore per la Nutella attraverso immagini, video, frasi, ricette e quant’altro. Presa dall’entusiasmo, aprì un sito internet e utilizzò ampiamente sui vari social nome e logo registrati. Ottenne grande successo grazie all’alto numero di followers (allora 39mila su Facebook e 7mila su Twitter), ma anche un’accusa. A muoverla nella primavera 2013 fu la famiglia Ferrero che è ideatrice e proprietaria di questa prelibatezza, fin da quando nell’aprile del 1964 uscì il primo vasetto dalla fabbrica di Alba (Cuneo). La sommossa mediatica suscitata da questa situazione, con tanto di minacce di boicottaggio, portò i produttori a trovare un accordo con la food blogger dicendo che si era trattato solo di una “procedura di routine a difesa dei marchi” ed esprimendo “sincera gratitudine” a lei e a tutti i fan della Giornata. Nel 2014 Sara Rosso poté riproporla e dall’anno dopo, anche per il suo ritorno negli Stati Uniti, trasferì l’idea e i materiali ai Ferrero, che la tengono viva sui canali ufficiali dai quali per ogni edizione vengono lanciate nuove iniziative. D’altronde, le strategie di marketing della Casa sono da sempre studiate dagli appassionati e dagli esperti, e alcuni dicono che anche tutta la questione della Giornata fosse studiata a tavolino. Non sono, però, mancati negli ultimi anni nemmeno dei veri e propri attacchi alla famiglia Ferrero (soprattutto su dove pagano le tasse) e più nello specifico alla Nutella. Prodotta in 11 stabilimenti in tutto il mondo per un totale di circa 400mila tonnellate all’anno, è riuscita recentemente a sopravvivere alla grande lotta contro l’olio di palma (per i suoi effetti sull’organismo umano e per la deforestazione causata dal suo massiccio utilizzo), mentre non è stata ancora abbastanza chiarita la questione del lavoro minorile che sembra utilizzato nei campi di nocciole nell’area turca del Mar Nero da alcuni fornitori più o meno diretti. L’augurio è che sia una Giornata buona e dolce davvero per tutti.
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