Sognare a occhi aperti e chiusi è il sale della nostra vita
Il Papa ai giovani italiani: «Non lasciatevi rubare i vostri sogni». Il World Dream Day, la Giornata mondiale dei sogni che si festeggia da dieci anni ogni 25 settembre è basata su tre pilastri: creatività, collaborazione e contribuzione...
La scienza ci ricorda da tempo come sia decisivo per la nostra salute dormire bene e soprattutto custodire la nostra capacità di sognare; uno studio dell’Università della California di un paio d’anni fa sottolineava come la fase Rem del sonno (quella appunto dove si sogna) è fondamentale per consolidare i ricordi e dare equilibrio alla biochimica cerebrale, spostando potenzialmente in avanti il rischio della morte. Un pericolo ancora più grande e diffuso sembra essere quello di abbandonare la disponibilità a sognare ad occhi aperti. La Giornata mondiale dei sogni – che in questo 25 settembre giunge alla decima edizione – lo rimarca in maniera molto forte nel suo sito ufficiale: “Cosa ci rende umani? Cosa ci rende uguali? Il fatto è che tutti abbiamo sogni, obiettivi e aspirazioni per un domani migliore”. Consapevoli delle molte barriere – interne ed esterne – che ne impediscono un’immediata compiutezza, gli organizzatori propongono questa occasione per dichiarare pubblicamente il proprio sogno e per prendere un impegno concreto per realizzarlo. Non sentendosi visionari solitari, ma persone che si mettono in moto congiuntamente e che attraverso i social condividono con gli altri il cammino, pur in direzioni diverse. Ancora sul sito della Giornata mondiale dei sogni si dichiara più volte come la differenza è data da chi accetta di dedicarsi del “tempo per impegnarsi a sognare e fare”. Viene poi ricordato come ognuno può celebrare questo evento come preferisce: da solo, in famiglia, con gli amici, in comunità. L’importante è che tutti si lascino ispirare “a sollevarsi, dichiarare nuove possibilità e prendere posizione per ciò che desiderano e meritano veramente, non solo per se stessi, ma per l’altro e il nostro mondo”. Pure papa Francesco ha sottolineato più volte come sia importante sognare, a tutte le età. In particolare, ha spronato con forza i giovani italiani che si sono radunati al Circo Massimo l’11 agosto 2018: «Non lasciatevi rubare i vostri sogni». Con il suo linguaggio deciso, aveva ricordato come i sogni sono molto importanti e che «un giovane che non sa sognare è un giovane anestetizzato, non potrà capire la vita, la forza della vita». Dopo aver marcato la differenza tra sogni grandi (quelli legati alla comunione e alla fecondità) e sogni finti e che addormentano (in particolare quelli legati alla comodità e al benessere), aveva esortato a «trasformare i sogni di oggi nella realtà del futuro». Inoltre aveva sottolineato come si possono trovare delle persone che ne ostacolano la realizzazione – adulti che hanno paura dei sogni dei giovani – ma che c’è un alleato sicuro o meglio «una sorgente inesauribile di speranza», quel Dio che accompagna e che d’altro canto impedisce che diventino «miraggi o delirio di onnipotenza». Tra gli strumenti e gli spunti gratuiti messi a disposizione di tutti da parte degli organizzatori di questa Giornata mondiale, anche del materiale che gli insegnanti possono usare con gli studenti delle varie fasi di età.
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