Per costruire pace non basta il pensiero ma da lì si può cominciare
“Il vero modo di essere felici è quello di procurare la felicità agli altri”. È un tratto dell’ultimo messaggio firmato B.-P. ovvero sir Robert Baden-Powell (1857-1941). Cittadino britannico (e del mondo intero), fu un generale dell’esercito e uno scrittore, ma soprattutto è noto per essere il fondatore del movimento mondiale dello scautismo (maschile) e del guidismo (femminile)
“Il vero modo di essere felici è quello di procurare la felicità agli altri”. È un tratto dell’ultimo messaggio firmato B.-P. ovvero sir Robert Baden-Powell (1857-1941). Cittadino britannico (e del mondo intero), fu un generale dell’esercito e uno scrittore, ma soprattutto è noto per essere il fondatore del movimento mondiale dello scautismo (maschile) e del guidismo (femminile).
Il 22 febbraio – data della nascita sua e anche della moglie Olave, considerata Capo Guida del Mondo – da decenni è festeggiato come Thinking day, ovvero Giornata del pensiero.
La prima intuizione fu già nel 1926, durante la quarta Conferenza internazionale del guidismo, quando alcune delegate evidenziarono il bisogno di un’occasione annuale per pensare alle sorelle nel mondo e alla diffusione del movimento. Dal 1932 si è scelta questa data che prevede il gesto simbolico di una raccolta di offerte per lo sviluppo e il sostegno del guidismo nei Paesi in difficoltà.
Negli anni l’Associazione mondiale guide ed esploratrici – che conta oggi 10 milioni di iscritte in 152 Paesi – si è adoperata perché questa Giornata avesse eco mondiale, coinvolgesse sempre più i maschi e fosse occasione per riflettere insieme su una tematica significativa, in modo da favorire relazioni interne e offrire il proprio contributo all’esterno.
Per l’edizione 2021 il pensiero è rivolto alla pace, con l’invito a tutti a favorirla e costruirla, richiamando Baden-Powell: “Uno scout è attivo facendo il bene e non passivo essendo buono. Il suo dovere è di essere servizievole e generoso verso il prossimo”. E prendendo in prestito l’immagine della casa, l’Associazione guide e scouts cattolici italiani (Agesci) rilancia: la pace va costruita mattone dopo mattone, ponendo come fondamenta la cura e l’attenzione per gli altri, come tetto l’unità e il dialogo, come finestre l’apertura al confronto, mentre la porta è l’accesso che lasciamo perché gli altri possano godere dei nostri nodi.
Lo scautismo, viene sottolineato del resto dalla stessa associazione, è un esempio concreto e paradigmatico di questo percorso costruttivo, con il suo essere una palestra continua in cui vivere il valore della comunità, la sfida di mettere a disposizione le proprie capacità per il bene comune, la sapienza di esprimere il proprio punto di vista e di confrontarsi con quello degli altri, la bellezza della fraternità. Molte assonanze si riscontrano tra due persone pur così diverse come Baden-Powell e papa Francesco, come il richiamo alla fraternità universale, l’essere protagonisti e non “giovani da divano”, la chiamata alla pienezza (vocazione) che mette insieme il compimento personale (il proprio meglio) con il bene comune. Proprio il Pontefice, nell’Angelus di inizio anno, diceva: “La pace è nella vita: non è solo assenza di guerra, ma è vita ricca di senso, impostata e vissuta nella realizzazione personale e nella condivisione fraterna con gli altri”. Per costruire la pace non basta il pensiero, ma da lì si può cominciare.
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