A Taiwan dove i padri sono festeggiati l’8 dell’8
In cinese il suono delle due cifre assomiglia al nome antico di papà
La particolarità di una realtà come quella di Taiwan, che si autodefinisce “Repubblica di Cina”, è anche il fatto che è l’unica al mondo a celebrare la Festa del papà in data 8 agosto. Il motivo è molto semplice, ma forse ha anche un accenno di provocazione: il modo in cui nel cinese tradizionale (ormai accantonato nella Cina continentale) si pronuncia due volte consecutive il numero 8 (giorno e mese sul calendario) è molto assonante al suono di “papà”. Un’occasione ulteriore quindi per festeggiare i padri, nella consapevolezza che una giornata particolare a loro dedicata vi è praticamente in ogni parte del mondo e in tutti i periodi dell’anno solare. Le tradizioni e le origini di queste date sono molto differenti: in molti Paesi cattolici è il 19 marzo, solennità di san Giuseppe (che in alcuni Stati è ancora festività civile); in Oceania è la prima domenica di settembre; in vari Paesi del Nord Europa è la terza domenica di novembre; molte nazioni arabe propendono per il 21 giugno, tradizionalmente giorno del solstizio d’estate. Tornando a Taiwan, di certo, questa data è un’occasione annuale per salire alla ribalta, per una realtà che conta circa 23 milioni di abitanti, distribuiti su Formosa e sugli arcipelaghi di Penghu, Kinmen e Matsu, e che vede nel discusso Chiang Kai-shek (1887-1975) una sorta di padre della patria. Non riconosciuta (se non da una manciata di Stati minori) e non ascoltata nelle sue richieste e rivendicazioni (piena sovranità sulla Cina continentale e sulla Mongolia Esterna), compare nelle pagine specializzate dei media internazionali per questa Giornata; lungi dall’entrare in discorsi troppo grandi e complessi, di certo si possono legare (anche) a Taiwan alcuni importanti proverbi cinesi sui padri: “Un buon padre può fare più di 100 maestri di scuola”; “Consulta il padre quando è ancora vivo, consulta il suo esempio quando non c’è più”; “Cerca di uguagliare tuo padre nella virtù da lui dimostrata e non nella ricchezza accumulata”. Allo stesso modo, la tradizione cinese propone agli stessi padri alcune attenzioni da avere: “Un padre che non insegna al figlio i suoi doveri è tanto colpevole quanto il figlio che non li segue”; “Il padre nel lodare suo figlio esalta se stesso”. Già questi piccoli esempi ci dicono l’importanza dei papà nella tradizione cinese, così come in tutte le culture. Chissà se un pensiero a questa Giornata dell’8 agosto lo farà papa Francesco, capo dell’unico Stato occidentale che ufficialmente ha rapporti diplomatici con Taiwan, e che alla figura del padre ha guardato spesso, soprattutto nella Patris corde, dove scrive: “Il mondo ha bisogno di padri, rifiuta i padroni, rifiuta cioè chi vuole usare il possesso dell’altro per riempire il proprio vuoto; rifiuta coloro che confondono autorità con autoritarismo, servizio con servilismo, confronto con oppressione, carità con assistenzialismo, forza con distruzione. Ogni vera vocazione nasce dal dono di sé, che è la maturazione del semplice sacrificio”.
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