Non convince Isoardi a istruire le massaie
Sono prevalentemente le persone anziane o comunque quanti sono liberi da impegni professionali fuori casa i principali telespettatori della fascia mattutina. Buono a sapersi, in onda prima di mezzogiorno su Rai 1...
Sono prevalentemente le persone anziane o comunque quanti sono liberi da impegni professionali fuori casa i principali telespettatori della fascia mattutina. Buono a sapersi, in onda prima di mezzogiorno su Rai 1, s’inserisce nel lungo e apprezzato filone di una programmazione che ha sempre optato per un’offerta di spazi informativi e di approfondimento, insieme con rubriche dedicate ai consigli utili per la vita quotidiana. Questa trasmissione dichiaratamente dalla parte del cittadino, illustra in lungo e in largo le proprietà organolettiche di ogni alimento, a cominciare da quelli di stagione. La conduttrice Elisa Isoardi (nella foto) si muove tra coltivatori diretti, venditori dei mercati rionali, nutrizionisti, cuochi e industriali del settore. Davanti a lei compaiono esperti di ogni tipo di prodotto, quasi che il programma fosse il gradino superiore d’istruzione rispetto a Linea Verde, che la domenica si occupa di agricoltura, territorio e ambiente. Vengono sviscerati in quasi un’ora tutti i possibili sviluppi dell’argomento preso in esame, come se si leggesse tutt’intera un’enciclopedia specialistica o si sfogliassero tutte le pagine segnalate da un motore di ricerca sul web riguardo al tema al centro dell’attenzione. Isoardi presenta, però, con un sorriso un po’ tirato. Si vede bene che preferirebbe fare ben altro che diventare la regina delle massaie o della macrobiotica. Più che a decantare le qualità di frutta e verdura, si troverebbe maggiormente a suo agio e meglio valorizzata in un salotto televisivo a intervistare i personaggi dello spettacolo. La gavetta per lei, infatti, pare non finire mai, manca sempre qualcosa perché possa finalmente condurre un programma con maggior visibilità. Isoardi peraltro non ci mette molto di suo nel presentare, svolge al meglio il suo compito ma senza alcun tipo di emozione o di trasporto, quasi rassegnata.
Il titolo sprona il telespettatore a ritenere come nuove tutte le informazioni che presto o tardi potranno tornargli utili, ma il programma è solo la fotocopia di tante altre trasmissioni che, pressappoco con ritmo ciclico, forniscono sempre le stesse identiche notizie o curiosità. Dato che il programma manca di originalità e di brio a causa dell’argomento e della sua presentatrice, è buono a sapersi per i dirigenti di rete il valutare la possibilità di percorrere strade diverse con personaggi più convincenti.
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