Le tante fatiche di una madre poliziotta
Mentre sono tanti i poliziotti che affollano il piccolo schermo, accanto a loro ogni tanto spunta anche qualche donna che si dedica a vigilare sull’ordine e la sicurezza pubblica.
Mentre sono tanti i poliziotti che affollano il piccolo schermo, accanto a loro ogni tanto spunta anche qualche donna che si dedica a vigilare sull’ordine e la sicurezza pubblica. Candice Renoir sono le generalità di una signora francese (interpretata da Cécil Bois, nella foto) a servizio dello Stato che danno il titolo al telefilm che giunge a una visione in chiaro, dopo che le precedenti serie erano state trasmesse dal 2013 soltanto sui canali a pagamento. La protagonista, gendarme e madre di quattro figli, si sta per separare dal marito. Nella vita quotidiana in casa è sbadata e non disdegna le parole volgari. Il marito traditore vorrebbe riconquistarla, ma lei a tutti costi stringe i denti dimostrando di saper cavarsela da sola, anche se impegnata in un lavoro che spesso non conosce orari. Nell’ambito professionale tante persone non credono più in lei che per dieci anni non ha potuto indossare la divisa, in quanto il suo metodo di lavoro non è al passo con i tempi. Anche tra tutti questi ostacoli, lei non si perde d’animo e mostra un ottimo intuito nel risolvere i casi più complicati. Il telefilm mostra un genitore verosimile, pieno d’impegni, che vorrebbe sempre tutto in ordine senza, però, mai riuscirci. Le indagini di polizia più che essere d’azione sono invece e soprattutto di pensiero, composte di ragionamenti frutto di arguzia ed esperienza. La protagonista si veste in modo trasandato, ha poca cura di sé, ma non si lascia mettere i piedi in testa. Peraltro sono poche le novità di questa serie che assomiglia più a una commedia che a un poliziesco. Lo spunto interessante che vorrebbe far assomigliare la protagonista a tante donne che si dividono tra carriera e famiglia ha perso la sua forza originaria. Candice è una donna come tutte le altre, ma per esigenze di copione deve mostrarsi sempre vincitrice nel suo lavoro, mentre i suoi dubbi esistenziali fanno fatica a trovare un’adeguata conclusione. La protagonista non può essere mostrata nella fragilità di chi qualche volta perde anche qualche battaglia. Lo share del 5% è un risultato tutto sommato apprezzabile per questa fascia oraria del sabato. Questa piccola storia di provincia è un modo semplice e simpatico per mostrare le nevrosi di una lavoratrice che, più che chiedere agevolazioni e permessi professionali, domanda soltanto e prima di tutto considerazione morale.
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