L'eroe in divisa non delude mai
Le forze dell’ordine non abbandonano mai i loro fedeli telespettatori e perciò generalmente le fiction dove esse sono protagoniste arrivano a contare serie addirittura con la doppia cifra...
Le forze dell’ordine non abbandonano mai i loro fedeli telespettatori e perciò generalmente le fiction dove esse sono protagoniste arrivano a contare serie addirittura con la doppia cifra. Dopo dodici anni di Distretto di polizia è ora nata dal presidio romano del Tuscolano, come spin-off, una nuova Squadra mobile che conserva in parte lo stesso cast della fiction originaria. Protagonista indiscusso è sempre il servitore dello Stato, vicequestore aggiunto Roberto Ardenzi, interpretato da Giorgio Tirabassi, con quella sua aria di chi, pur in mezzo alle difficoltà del lavoro, ai problemi familiari, combatte a testa bassa le sue battaglie senza mai vantarsi alla fine per i brillanti risultati ottenuti. È lui a reggere non solo la sua squadra di collaboratori con un grande senso di paternità e responsabilità, ma anche l’intera trama ideata dalla Taodue poggia su di lui, quasi fosse un nuovo don Matteo in abiti civili. La sua forza d’animo e dirittura morale sono a tutta prova, capaci di reggere l’amicizia perfino con un collega corrotto che tenta di incastrarlo e che sicuramente lui cercherà di salvare dalla bassezza in cui è incorso. Ardenzi è un poliziotto che sta male quando vede le facce disgraziate di chi deve assicurare alla giustizia, uno che soffre con loro e si batte fino alla fine perché anche un briciolo d’innocenza non affoghi nel mare dei pregiudizi. Gli fanno corona nel cast Daniele Liotti, capace con il suo volto fascinoso di catturare il pubblico femminile, e Pippo Crotta, attore comico per anni protagonista in giro per il mondo con il Cirque du Soleil.
La serie dunque non brilla né per originalità, né per qualità artistica, ma piace perché i problemi attuali come il bullismo, lo stalking, il razzismo sono affrontati e raccontati a uso e consumo di chi spera che succeda nella realtà quello che in tv avviene per finzione, ossia che il bene trionfi sempre. La polizia che lavora sugli schermi di Canale 5 raccoglie circa il 15% di share confermandosi un buon prodotto televisivo adatto alla tv generalista, senza essere comunque una fiction di punta da far scendere in campo nelle serate migliori. La sua collocazione, infatti, a primavera inoltrata e di lunedì sera testimonia che i dirigenti Mediaset sono ben consapevoli dei limiti di questa fiction. Carlo Conti, perciò, su Rai Uno se la ride di gusto con la seconda edizione del suo Si può fare! I suoi personaggi di seconda scelta chiamati a realizzare un modesto intrattenimento, riescono a battere perfino chi invece, con vivo senso di umanità e professionalità compie il proprio dovere istituzionale.