L’erba dei vicini non è sempre più verde
L’erba dei vicini è il titolo di una trasmissione di Rai Tre che ci invita a conoscere più da vicino gli altri Paesi che formano il nostro continente. A quasi trent’anni di distanza da Europa Europa, varietà televisivo di Michele Guardì con Fabrizio Frizzi ed Elisabetta Gardini agli albori della Comunità Europea...
L’erba dei vicini è il titolo di una trasmissione di Rai Tre che ci invita a conoscere più da vicino gli altri Paesi che formano il nostro continente. A quasi trent’anni di distanza da Europa Europa, varietà televisivo di Michele Guardì con Fabrizio Frizzi ed Elisabetta Gardini agli albori della Comunità Europea, che invitava gli italiani a guardare oltre confine con un po’ di brio, questo nuovo programma mette il naso su quanto siano forti i legami con gli altri popoli a noi affini per civiltà e cultura.
Giunta alla seconda edizione, la trasmissione ha mantenuto identico il suo motto, improntato a un sano realismo: “Se siamo più bravi possiamo insegnare. Se sono più bravi, dovremmo imparare”. In questo modo ci si tiene equamente distante da due estremi, entrambi pericolosi: ritenersi sempre e comunque più furbi solamente per puro spirito nazionalistico oppure cedere passivamente al gusto dell’autoflagellazione nazionale.
Brillante conduttore è il giornalista Beppe Severgnini che per tanto tempo ha lavorato senza senso d’inferiorità all’estero portando alto il nome dell’Italia. Con fare sornione, attento e colto, sfidando in maniera bonaria gli stereotipi di un popolo, va alla radice dei problemi e dei modi di fare nazionali. Nei confronti con il pubblico in studio, il tono è quello dell’insegnante cui non dispiace far vedere che sa le cose e così bacchetta l’ignoranza dei propri alunni, consapevole anche lui, però, che quanto conosce degli altri Stati, l’ha comunque imparato dall’esperienza e grazie alla curiosità.
Interviste con risposte cronometrate di 30 secondi, reportage d’attualità, domande interattive con i telespettatori sono l’ossatura di quest’appuntamento che nulla lascia al caso e nulla tratta con banalità. Divertenti siparietti sulle comuni esperienze di vita sono poi gustoso contorno a piatti di ben più spessore.
Lo studio televisivo è la riproduzione di un giardino all’aperto, dove i vari ospiti possono verificare con dati alla mano se davvero il terreno del vicino è per forza più florido del proprio che pare inesorabilmente condannato all’inferiorità. Il pubblico da casa più volte attraverso i social media è chiamato a intervenire, mettendo alla prova le proprie conoscenze. Il presentatore, sempre sorridente, mette di buon umore il telespettatore e da buon italiano sa che riusciamo a cavarcela sempre in ogni situazione con un pizzico di fortuna e d’ingegno. Non importa se l’erba del vicino sia più verde della propria, l’importante è che il vicino sia simpatico e che si scopra che con lui ci si sono molti più punti in comune di quanto si pensasse.