Dopo pranzo si parla di amore con i begli attori delle soap turche

Anche recentemente Pier Silvio Berlusconi, amministratore delegato di Mediaset, ha affermato che in palinsesto continueranno a essere presenti serie televisive provenienti dalla Turchia. My home my destiny s’inserisce in questo filone lungo e certamente duraturo e proficuo in termini di ascolti per la prima parte del pomeriggio di Canale 5. Questa nuova produzione s’ispira a una storia vera di una giovane che proprio nelle circostanze del suo matrimonio, combinato per interesse, scopre di essere stata adottata. Contemporaneamente ricompare la madre naturale che sapeva bene di aver lasciato la propria figlia a una famiglia benestante, perché lei era incapace di accudirla e farla crescere, in quanto povera e debole di carattere, con accanto un marito violento. Fin da subito, dunque, la trama, a tratti strappalacrime, regala al telespettatore commoventi vicende sentimentali capaci di dare vita a numerosi colpi di scena.

La serie girata a Istanbul è giunta alla seconda stagione che comprende nella programmazione italiana circa un centinaio di puntate. Dallo scorso lunedì, inoltre, l’appuntamento che prima era solo nel fine settimana è diventato quotidiano. Gli attori, più che per la recitazione abbastanza statica, inespressiva e superficiale, stanno diventando famosi per la loro bellezza e la prestanza fisica. Prodotti del genere, infatti, fin da quando sono comparsi nel nostro Paese, hanno rivelato di essere stati realizzati con lo scopo primario di offrire un’immagine della Turchia al passo con i tempi, dove vi sarebbe uno stile di vita occidentale che ben potrebbe competere con quello di qualsiasi altra città europea. Le storie che da lì provengono si assomigliano un po’ tutte mescolando insieme numerosi stereotipi: amori difficili se non impossibili, relazioni familiari complicate, denaro e potere sempre in mano a personaggi cattivi e arroganti, mentre nelle umili condizioni e nella sincerità vi sarebbe sempre la chiave per l’atteso lieto fine. Anche il titolo di questo programma ben lo chiarisce: la propria sorte da inseguire ad ogni costo è sempre là dove ognuno riconosce la sua casa e dove risiedono i legami più forti e più veri. Trame, insomma, che si possono considerare favole moderne che se un tempo erano lette ai bambini prima di dormire, ora vengono offerte sul teleschermo a un pubblico adulto che il pomeriggio desidera sognare e sperare comunque sempre nella vittoria del bene sul male. Dopo pranzo, dunque, in ogni casa sembra proprio destino che si parli sempre di amore.

Giuseppe Begnigni