Dopo il telegiornale torna il buonumore
Anche Rai 2 ha finalmente un programma del cosiddetto access prime time che si rispetti. Da qualche settimana è, infatti, comparso sul teleschermo Quelli che... dopo il Tg, un notiziario che rilegge in chiave satirica le notizie poco prima ascoltate nello spazio informativo istituzionale...
Anche Rai 2 ha finalmente un programma del cosiddetto access prime time che si rispetti. Da qualche settimana è, infatti, comparso sul teleschermo Quelli che... dopo il Tg, un notiziario che rilegge in chiave satirica le notizie poco prima ascoltate nello spazio informativo istituzionale. Come un normale telegiornale anche questo nuovo appuntamento quotidiano è strutturato secondo lo schema classico con i titoli inziali, i collegamenti in esterna, le interviste ai politici del momento e la possibilità di commentare le notizie attraverso i social media. I conduttori sono i medesimi del contenitore domenicale Quelli che il calcio: Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu e Mia Ceran, l’unica giornalista di questo trio. La loro ripresentazione dei fatti quotidiani mira sempre a scovare il lato ridicolo, inquietante o solamente nebuloso di quanto è accaduto nelle ultime 24 ore. In uno studio televisivo da grande network dell’informazione i poco più di 15 minuti di trasmissione sono tutta una freddura, una gag ammantata di assoluta serietà e verosimiglianza. La comicità del duo genovese, infatti, gioca molto sul dare una parvenza di aplomb nel raccontare un lato della realtà di solito nascosto dietro l’ufficialità di circostanza. I presentatori dimostrano un buon grado di affiatamento tra loro e Ceran al centro assume il ruolo di compagna di banco che ha l’arduo compito, senza peraltro riuscirci, di mettere in riga i due suoi colleghi che invece si comportano da monelli della classe. Lo stile è frizzante, veloce, coglie nel segno strappando, senza neppure scartare i più logorati luoghi comuni, un sorriso che lascia l’amaro in bocca. Da segnalare anche le incursioni di Ubaldo Pantani, con le sue riuscite imitazioni. Peccato che una fastidiosa musica ritmica di sottofondo impedisca un ascolto disteso del programma. Per chi è ormai stufo dei giochini di Rai 1 o non né può più dei filmati esilaranti o delle indagini di Striscia la notizia, questa trasmissione costituisce un’ottima alternativa di livello. Se, infatti, in termine di share le dirette concorrenti sono pressappoco alla pari, la satira di Bizzari, Kessisoglu e Ceran si aggira attorno al 5% di media, risultato ragguardevole considerando che il programma inizia quasi mezz’ora dopo gli altri.
Mentre si fa un gran parlare di fake news, le notizie che si ascoltano in questo insolito tg sembrano più vere e simpatiche di molte altre.
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento