Col sapore leggero dell’estate ma servirebbe più amalgama

Quando arrivano il sabato e la domenica, sulla rete ammiraglia della Tv di Stato Unomattina estate lascia il posto nel palinsesto a Weekly, trasmissione di attualità, cultura e turismo realizzata con il sapore leggero della bella stagione.

Lo studio dal quale va in onda il programma sembra un locale di fortuna, allestito assai spartanamente con pochissimi oggetti e qualche sgabello. Sul lato destro la band,che fa da colonna sonora a questo appuntamento, pare schiacciata addosso al muro, in una pedana triangolare dove a malapena trovano posto gli strumenti musicali e coloro che li suonano, tanto che la cantante del gruppo non riesce neppure a salire su questo modesto palchetto. Al centro, in un immenso spazio totalmente disadorno, stanno i tre conduttori che, dopo esperienze episodiche su reti meno importanti, fanno ora il loro pieno debutto su Rai 1.

La parte dell’intrattenimento è affidata a Carolina Rey e Fabio Gallo, mentre l’ambito giornalistico è, invece, campo di lavoro di Incoronata Cora Boccia. In questo contenitore non mancano le interruzioni per le edizioni flash del Tg1. Anche numerose riprese in esterna con servizi in diretta o registrati contribuiscono a rimpolpare i contenuti della trasmissione. I temi sono facilmente immaginabili: la meta per la gita fuori porta, uno spazio dedicato al benessere, un angolo dove si parla di alimentazione, qualche approfondimento di cronaca e, su tutti, una frizzante spolverata di gossip. Una macedonia più o meno amalgamata che permette di catturare l’attenzione di più categorie di persone al momento del risveglio nei giorni dove molti non sono impegnati nell’attività professionale fuori o dentro casa. Più di 700mila spettatori, pari al 16% di share circa, si sintonizzano su Rai 1. Un risultato che si può considerare in linea con gli altri programmi del mattino sulla stessa rete. Il ritmo della trasmissione è un po’ lento, artificiale, e si nota subito il bisogno che hanno i tre presentatori di affinarsi nell’arte di creare empatia con i loro ospiti e di collaborare tra di loro. Il loro entusiasmo, unito anche alla voglia di far bene, certamente è notevole, ma i risultati di sicuro possono alquanto migliorare. Non basta assemblare diverse componenti, occorre anche dargli un ordine, un senso, un’anima. Speriamo proprio che a fine stagione, di settimana in settimana, i conduttori possano aver acquisito quell’esperienza necessaria che li potrà aiutare a mettersi al timone di altre trasmissioni più importanti.