Fare un gestaccio può avere conseguenze penali ma il fattaccio si risolve in un risarcimento
A qualcuno sarà capitato almeno una volta di ricevere o magari di fare un gestaccio: dire una parolaccia a un pedone o a un automobilista mentre si è alla guida, alzare il dito medio, fare il cosiddetto “gesto dell’ombrello” o addirittura sputare in faccia...
A qualcuno sarà capitato almeno una volta di ricevere o magari di fare un gestaccio: dire una parolaccia a un pedone o a un automobilista mentre si è alla guida, alzare il dito medio, fare il cosiddetto “gesto dell’ombrello” o addirittura sputare in faccia. Tralasciando l’aspetto dell’educazione, vediamo cosa si rischia, dal punto di vista giuridico, mettendo in atto questi comportamenti.
Innanzitutto, dobbiamo sapere che essi sono vietati dalla legge italiana in quanto hanno carattere offensivo e realizzano la fattispecie dell’ingiuria; ledono quindi l’altrui dignità. L’ingiuria può essere integrata in qualsiasi modo, anche attraverso atteggiamenti inequivoci che manifestino un sentimento di disprezzo verso la persona offesa e siano quindi tali da offenderne l’onore o il decoro. Anche una spinta o un gesto di provocazione, come uno schiaffetto dietro la nuca può acquisire un carattere ingiurioso.
Prendiamo in esame, ad esempio, il gesto di alzare il dito medio il cui significato universale è quello di “mandare a quel paese” le persone. Secondo la legge italiana, esso ha carattere offensivo e sconfina nell’ingiuria; tuttavia, posto che a seguito dell’entrata in vigore del Decreto depenalizzazioni del 2016, quest’ultima (già contemplata nell’art. 594 del Codice penale) non è più considerata reato, il responsabile del gesto non rischia più di macchiare la propria fedina penale. Per tale reato, infatti era prevista la reclusione fino a 6 mesi e una multa fino a 516 euro, ma le pene potevano anche aumentare in presenza di aggravanti, ad esempio in caso di offesa davanti a più persone.
L’ingiuria rimane ora un illecito civile e l’unico modo per poter punire un’offesa di tal genere è che la vittima promuova una causa civile, all’esito della quale il giudice condannerà il responsabile al risarcimento del danno e a una multa da 100 a 8mila euro da pagare alle casse dello Stato.
Vale la pena di precisare che qualora gli insulti o i gestacci siano reciproci o siano frutto di una reazione d’ira giustificata dall’atteggiamento altrui, non può esserci illecito. Ma attenzione: se il gestaccio (di alzare il dito medio) viene fatto davanti alla pattuglia di polizia, in questo caso, il reato è di oltraggio a pubblico ufficiale.
Avv. Silla Grava e Avv. Monica Fanton
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