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Se la droga circola tra giardinetti e vie del centro

I veronesi, quando sono al centro della cronaca, in parte si compiacciono narcisisticamente e in parte perdono la proverbiale affabilità. È successo anche in occasione della recente puntata di Striscia la notizia, in salsa umoristica, ma sferzante e diretta...

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I veronesi, quando sono al centro della cronaca, in parte si compiacciono narcisisticamente e in parte perdono la proverbiale affabilità. È successo anche in occasione della recente puntata di Striscia la notizia, in salsa umoristica, ma sferzante e diretta. L’inviato Vittorio Brumotti, dopo un’esibizione di equilibrismo con la sua bici sul parapetto di Ponte Navi, entra subito in argomento mostrando direttamente un paio di luoghi dove sembrerebbe di poter trovare 24 ore su 24 una dose di cocaina. Siamo a ridosso del centro storico. Non è una bella cartolina di Verona, ma certifica un dato: la città dell’amore, di Giulietta e Romeo, dei monumenti e del paesaggio incantevole è anche questa. In un video di 5 minuti siamo caduti dalle stelle alle stalle. Eh sì, la droga ce l’abbiamo sotto il naso, nei parchi pubblici e nelle vie del centro.
Le misure di contrasto, a detta degli amministratori pubblica, sono ingenti e producono risultati efficaci; ma evidentemente non è sufficiente l’azione delle forze dell’ordine se poi mancano adeguati strumenti per impedire agli spacciatori di continuare l’iniquo traffico. Dal canto loro, le opposizioni denunciano una politica ferma, inconcludente, negligente, incapace... ed è polemica politica.
Varrebbe la pena parlarne  fuori dal marasma mediatico e dalle provocazioni di parte. Nelle nostre città gira sempre più droga, sotto casa nostra, alla luce del sole, ogni giorno e a basso prezzo.
Da piccolo i miei genitori mi lasciavano uscire tranquillamente di casa per giocare in strada con la semplice raccomandazione: «Non accettare caramelle dagli sconosciuti»; oggi purtroppo non c’è luogo dove i ragazzini possano incontrarsi e giocare se non dentro recinti sorvegliati. Stare all’aria aperta in modo informale è diventato pericoloso. Per fortuna ci sono tante associazioni sportive, circoli culturali e oratori che offrono possibilità di svago sicuro per ragazzi e famiglie.
Se ultimamente ci siamo concentrati sul bullismo e sui pericoli derivanti dall’uso dei social network, è bene non abbassare la guardia sulla diffusione delle sostanze stupefacenti tra i giovanissimi, comprese quelle “leggere”. Anche il giardinetto di quartiere che l’amministrazione pubblica tiene curato e ben pulito richiede il necessario presidio, che non si può fare con la militarizzazione del territorio. Servono partecipazione attiva di tutti i cittadini e strumenti efficaci di prevenzione e di contrasto alla malavita.

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