Una vicenda inedita e noir per gli amanti di Batman
The Batman
(Usa, 2022)
Regia: Matt Reeves
Con: Robert Pattinson, Zoë Kravitz, Paul Dano, Jeffrey Wright,
Durata: 175 minuti
Valutazione Cnvf: complesso/problematico/dibattiti
Torna sul grande schermo uno dei supereroi dei fumetti tra i più rappresentati al cinema e alla televisione: Batman. Erano già state viste le versioni cinematografiche degli anni ’60, le leggendarie trasposizioni firmate da Tim Burton e Joel Schumacher degli anni ’80 e ’90, lo sguardo innovativo nella trilogia del Cavaliere Oscuro di Nolan, per arrivare alle pellicole di Zack Snyder, in diretta concorrenza con gli spettacolari film dell’universo Marvel. Però, dopo il Joker di Todd Philips, anche Batman non poteva restare quello di sempre: trasformazione davvero riuscita ad opera del regista Matt Reeves.
Fatto salvo il costume del giustiziere notturno e i nomi di protagonisti e antagonisti, per il resto ci si trova davanti ad una storia mai vista.
Antagonista principale e nemesi di Bruce Wayne è Enigmista, un criminale mascherato che si premura di uccidere persone particolarmente in vista (il candidato sindaco, per esempio) che hanno tradito la città di Gotham. Ogni omicidio porta con sé un enigma sempre più complesso, indirizzato a Batman stesso. Un’escalation di crimini che non si arresta per tutta la durata del film e riserva sempre interessanti sorprese.
Oltre a Enigmista non mancano Pinguino, Cat Woman, il mafioso Carmine Falcone. D’altro canto, non manca il poliziotto irreprensibile Jim Gordon, amico di Batman pur non conoscendone la vera identità.
Un film che è un’operazione di ridefinizione del protagonista, ridefinizione decisamente riuscita. Le interpretazioni riuscitissime, prima di tutto. Una sceneggiatura che dipinge i personaggi molto meno patinati che in precedenza, molto umanizzati per appartenere al novero dei supereroi. Fotografia e stile di regia neo-noir: omicidi che si consumano nella notte, in scenari piovosi e bui. Indagini che si svolgono in un clima tetro di sospetto. Su questo scenario si comprende l’alto livello di violenza delle scene di combattimento così come l’enfasi su alcuni dettagli degli omicidi.
Un’ultima scelta registica è davvero degna di nota. Gotham City non si presenta come uno sfondo su cui si sviluppa una storia, ma qualcosa di più. In essa si rispecchia lo stato d’animo di Bruce Wayne, in essa si può riconoscere quasi un personaggio collettivo. Le grandi contraddizioni dell’animo umano così come le grandi contraddizioni di qualsiasi metropoli (ricchezza e povertà, malavita e onestà, ecc.) trovano spazio anche in questa grande città di fantasia: quasi un alter ego del protagonista e, forse, pure dello spettatore.
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