Il presepe dell'Avis si tinge di rosso
Rosso, come il colore del sangue. Sono color carminio le sedie sulle quali è posta la Natività realizzata dalle sezioni di Pastrengo dell'Avis e dell'associazione nazionale Carabinieri. A ricordarci non solo la violenza, ma anche il fondamentale dono del sangue.
Qui a colpire più di altri è il presepe realizzato dalla sezione dell’Avis comunale in collaborazione con la sezione locale dell’associazione nazionale Carabinieri, che è stato allestito proprio davanti alla sede dell’associazione dei donatori di sangue, di fianco al municipio. La prima cosa che colpisce è sicuramente la decina di sedie che fanno da capanna al Bambinello. Ma quelle sedie dipinte di rosso che contornano la Sacra Famiglia sono piene di significato. Il loro colore è simbolo del sangue che ancor oggi, troppo spesso, scorre nelle nostre strade, tra le mura domestiche, tingendo di violenza molte comunità. Lo sanno bene in questo territorio, ancora profondamente toccato dai fatti che hanno coinvolto l’insegnante Alessandra Maffezzoli nel 2016. Simboli di queste “stragi silenziose” sono appunto queste sedie rimaste vuote, che in questo Natale appena passato si sono però riempite della speranza che ci è trasmessa dalla Natività. Un Bambino è venuto ancora in mezzo a noi per riportare fiducia nel futuro.
Ma il colore rosso vuole essere anche un’immagine positiva. E lo può essere davvero, soprattutto per una realtà come quella avisina – che a Pastrengo ha già compiuto mezzo secolo di attività – grazie al dono del sangue. L’invito che ci viene rivolto è quello di non chiuderci nell’egoismo e unirci, alla schiera dei donatori, perché l’emergenza sangue è purtroppo una realtà quotidiana che ci coinvolge tutti. «Desideriamo che questo Natale diventi occasione per riflettere ed impegnarsi», affermano l’Avis di Pastrengo e la sezione pastrenghese dell’associazione nazionale Carabinieri, e lo vogliono fare attraverso uno dei simboli più forti della tradizione natalizia italiana. Il presepe rimarrà visibile fino a qualche giorno dopo l’Epifania.
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