Buttapietra. Si fanno in quattro per gli anziani
Comuni alleati per creare una rete di supporto e di servizi a favore della terza età
Quattro Comuni veronesi si alleano e siglano un ambizioso progetto sociale che rimette al centro gli anziani. Si chiama “Investire negli anni d’argento: insieme si può”, è promosso dall’amministrazione comunale di Buttapietra (che è ente capofila) e coinvolge i comuni di Castel d’Azzano, Isola della Scala e Concamarise. Un’idea che nasce dalla volontà di dare risposte concrete a una società che nel tempo è mutata.
Le aspettative di vita si sono allungate e a prendersi cura delle fragilità degli anziani non sono più solo i familiari, spesso lontani da casa. Così occorre che sia la comunità a farsene carico, mettendo in campo nuove risorse e strategie. Proprio come accade oggi in questo angolo di provincia veronese dove, grazie all’assegnazione di un importante contributo regionale che copre l’80% del costo del progetto – che ammonta a oltre 23mila euro – saranno avviate diverse azioni dedicate alla promozione e al sostegno del benessere dell’anziano in un’ottica di prevenzione del decadimento fisico e cognitivo. C’è un filo rosso che lega i quattro Comuni coinvolti nel progetto (che finanziano la restante quota insieme ad altre realtà locali) ed è la presenza, in ognuno di essi, di un centro di socializzazione ben avviato che opera grazie al prezioso contributo di numerosi volontari che prestano servizio nelle associazioni locali come Fevoss, “Mano nella mano” di Concamarise, gli alpini di Isola della Scala, Università del tempo libero e altre realtà.
Il progetto
Si pone l’obiettivo di valorizzare le capacità fisiche e cognitive residue degli anziani, stimolando la loro autonomia, proponendo momenti di aggregazione sociale e l’adozione di corretti stili di vita. «Siamo partiti dall’idea di sostenere e ampliare le funzioni dei centri di socializzazione già esistenti – afferma Paola Reani, musicoterapista, naturopata e ideatrice del progetto – dove gli anziani (attraverso attività come la musica, la danza e la ginnastica) mantengono le proprie abilità. Oltre a creare importanti momenti di aggregazione sociale. La parte innovativa del progetto riguarda l’integrazione di competenze che aiutano a rafforzare l’aspetto della prevenzione portando l’anziano ad essere più consapevole del proprio stato di salute e a modificare le proprie abitudini alimentari. È la prima volta che gli anziani sono attivi nella parte della prevenzione e questo ci permetterà di concretizzare azioni di monitoraggio mettendo gli anziani nelle condizioni di modificare le scorrette abitudini alimentari».
Azioni
Dapprima si forniranno nozioni teoriche attraverso incontri e caffè tematici dedicati soprattutto ai corretti stili di vita, tenuti da medici e personale specializzati che forniranno tutte le informazioni utili a mantenere uno stato di benessere. Poi si passerà alla fase pratica che prevede l’accompagnamento degli anziani a fare una “spesa critica”, dove i volontari aiuteranno a scegliere i prodotti più “giusti”.
Infine, si cucinerà insieme a casa degli anziani preparando il cibo acquistato e promuovendo anche momenti di socializzazione e condivisione. Il progetto prevede anche una collaborazione con l’Enaip di Isola della Scala, con un corso di cucina che metterà a confronto i giovani studenti e gli anziani in un proficuo scambio generazionale.
Sinergie
La possibilità di lavorare in rete con altri Comuni è una opportunità che ci permette di allargare l’offerta e scambiare competenze – ha affermato Sara Moretto, sindaco di Buttapietra – ed è il segno tangibile che quando si uniscono le forze è possibile volare alto e raggiungere importanti obiettivi come questo». A Buttapietra il centro di socializzazione ha riaperto i battenti il 25 settembre con numerose proposte che si svolgeranno il mercoledì mattina. La Fevoss di Buttapietra offre un considerevole supporto a favore delle attività. Oltre a un contributo economico metterà infatti a disposizione il servizio di trasporto per favorire la partecipazione degli anziani.
A Isola della Scala il centro di socializzazione funziona il sabato mattina presso la baita degli alpini che sono i volontari attivi e punto di forza del progetto. A Concamarise l’associazione “Mano nella mano” svolge le attività per gli anziani il giovedì pomeriggio rivolgendo una particolare attenzione alle persone che soffrono di patologie come l’Alzheimer, proponendo attività di musicoterapia e pet therapy.
A Castel d’Azzano sono due i centri di socializzazione gestiti con l’aiuto della Fevoss locale. Uno è ad Azzano e l’altro a Beccacivetta presso i Circoli Noi, aperti rispettivamente il lunedì e il mercoledì pomeriggio.
Lidia Morellato
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