Terzo settore: sostegni o rischiamo di chiudere
di REDAZIONE
Caro-carburante, bollette, personale a ranghi ridotti... Chiaramonte (Adoa): momento difficile, serve un sostegno. Se si ferma l’assistenza del privato sociale lo Stato andrà subito in tilt
di REDAZIONE
In un’Italia che ha sostenuto e ristorato un po’ tutti, dal febbraio 2020 a oggi, latitano gli aiuti economici ad un Terzo settore che per l’assistenza alle persone è considerato risorsa fondamentale, ma non certo quando c’è da sostenerlo economicamente. I tanti concorsi nella sanità pubblica lo hanno svuotato di infermieri e personale addetto all’assistenza; il carburante schizzato alle stelle incide sul trasporto di persone con disabilità, anziani, bambini; il caro-bollette sta mordendo i conti, senza che sia possibile in qualche modo incrementare le entrate rapidamente. Ci vuole una decisa presa di posizione dei decisori politici, nazionali e regionali nel momento in cui i Comuni sono anch’essi alla... canna del gas. Sono da affrontare certi nodi che si stanno aggrovigliando sempre di più: vedi la cronica carenza di personale infermieristico che rischia di paralizzare diverse case di riposo, mentre non si sta investendo un euro per aumentare la formazione dei giovani. Si spera e si ricorda infine a tutti che con una semplice firma sul 5 per mille si può dare una mano in sede di dichiarazione dei redditi.
Approfondimento sulla situazione, la parola delle associazioni, l'intervista al segretario di Adoa su Verona fedele del 10 aprile 2022 disponibile in edicola e in parrocchia.
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