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Il ritorno di don Troiani dopo ventitré anni

di FABIO TOMELLERI
Era stata la sua prima destinazione  da prete novello, ora vi è tornato come parroco 

Il ritorno di don Troiani  dopo ventitré anni

di FABIO TOMELLERI
Oltre vent’anni fa vi era stato come curato, ed ora vi è tornato da parroco. Il cinquantaseienne don Paolo Troiani, che sabato 18 novembre nella chiesa-santuario di sinistra Adige ha fatto il suo ingresso nelle comunità di Porto Legnago e Canove, è un volto noto nel quartiere legnaghese. Sì, perché proprio a Porto don Troiani svolse il suo primo incarico da sacerdote, in qualità di vicario parrocchiale, all’indomani della sua ordinazione sacerdotale, avvenuta nel 1994.
Don Paolo, che è nativo di Mozzecane e venne ordinato prete come appartenente alla parrocchia di Pradelle di Nogarole Rocca, trascorse nel quartiere legnaghese sei anni, fino al 2000, guidando poi le parrocchie di Michellorie, Miega e Presina fino al 2003, divenendo parroco dell’unità pastorale di Albaredo tra il 2003 e il 2005, di Raffa (Brescia) dal 2005 al 2008, di Bovolone dal 2008 al 2016 e, infine, di Valeggio e Remelli dal 2016 a cui si sono aggiunte poi Oliosi e Salionze dal 2018. La parrocchia di Porto Legnago, con i suoi 5.100 abitanti è la più popolosa tra le dieci in cui è ripartito il territorio comunale legnaghese.
Si tratta di una comunità viva, come ha ricordato durante la celebrazione il parroco moderatore don Moreno Roncoletta, che ora potrà contare sulla collaborazione di un nuovo co-parroco che si aggiunge a don Gianluca Peschiera. Perno delle principali attività del rione legnaghese è proprio la chiesa parrocchiale, che è pure santuario mariano dove viene venerata la Madonna della Salute. L’inizio della novena dedicata alla Vergine della Salute è stato scelto per l’insediamento del nuovo parroco don Troiani. La comunità di Porto fa parte dell’unità pastorale Legnago Sinistra Adige.
«Da 15 anni – ha spiegato don Roncoletta – sono parroco di Porto e Canove: il mio servizio pastorale è sempre stato condiviso con altri sacerdoti. Dapprima c’erano un curato e due sacerdoti anziani come collaboratori. Ora ho due co-parroci e resto affiancato da due preti collaboratori di lunga esperienza quali sono monsignor Alessandro Benini e monsignor Luciano Galante, entrambi di 94 anni». «Anche se è diminuita numericamente la popolazione, soprattutto a motivo dei pochi nati e dei numerosi fedeli defunti – ha rimarcato don Roncoletta – la parrocchia rimane comunque una comunità tra le più consistenti del vicariato, radunando fedeli anche delle parrocchie vicine, soprattutto per la celebrazione dei sacramenti della Confessione e dell’Eucarestia». «La catechesi ai ragazzi – ha proseguito don Moreno – attraverso il coinvolgimento dei loro stessi genitori è una delle attenzioni primarie».
«Abbiamo due belle realtà», ha puntualizzato il parroco moderatore, «ossia la Caritas e la Piccola Fraternità, che sono un po’ il cuore pulsante della parrocchia». Gian Maria Giusti, componente della Consulta parrocchiale e coordinatore della Caritas di Porto, ha rimarcato: «La Caritas nella nostra comunità è attiva dal 2010: fu costituita a seguito di un appello lanciato ai fedeli proprio da don Moreno. Le nostre attività principali, oggi, sono il centro di ascolto, il servizio di raccolta, selezione e consegna di indumenti e mobili usati, così come abbiamo collaborato alla nascita dell’Emporio della solidarietà San Martino di Legnago, a cui la nostra parrocchia ha aderito fin dalla nascita, nel 2016». Giusti ha pure elencato le varie realtà attive in parrocchia: dai catechisti all’Acr, ai ministri straordinari della comunione, al circolo Noi, passando per coristi e chierichetti. «I servizi offerti dal nostro sodalizio», ha annotato Paola Bordoni, coordinatrice della Piccola Fraternità, «sono vari e sono stati resi possibili nel tempo grazie al lavoro di operatori ed educatori, oltre alla presenza preziosa e significativa di tanti volontari del territorio cittadino e di quelli limitrofi».
Don Paolo Troiani, visibilmente emozionato, al termine della Messa di insediamento ha commentato: «Ora possiamo riallacciare tra noi quelle relazioni che, oltre vent’anni fa, si erano interrotte a causa dei miei spostamenti in altre parrocchie. Ho un bagaglio di esperienza in più, visto che il mio cammino spirituale ha segnato un ulteriore progresso». Il Vescovo di Verona monsignor Domenico Pompili, che ha presieduto la Messa di ingresso di don Troiani, durante l’omelia ha rivolto un messaggio di incoraggiamento al nuovo parroco: «Caro Paolo, ti auguriamo di saper valorizzare il talento che è nella tua persona. Ossia quello di saper scrutare l’orizzonte e non lasciarsi intimorire dalle varie difficoltà che possono presentarsi sul tuo cammino. A tua volta sii capace di far emergere il talento insito nelle persone che incontrerai». 

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