Soave - L’anima di una comunità anima l’estate dei ragazzi

Il vociare di bambini e ragazzi segna l’inizio dell’estate in parrocchia: lunedì 10 giugno urla festanti di bambini hanno riempito gli ambienti parrocchiali di Soave per l’inizio del Grest, che si protrae per tre settimane dalle 8 alle 17.15. Ben 330 ragazzi, accompagnati da una novantina di animatori e una trentina di adulti, stanno animando le giornate sulle note di Soul, storia che vuole educare i ragazzi, facendoli riflettere sulla vita e sul suo senso.

Diamo voce allora ai protagonisti del Grest, per farci raccontare l’esperienza che stanno vivendo.

Il parroco don Giuseppe Andriolo

«Quale spettacolo in questi giorni questo popolo di ragazzi e bambini che sono il segno di un cammino fatto di desideri veri e di libertà. Desideri perché sono tutti assetati di un gusto di vita che li possa rendere felici; e la libertà perché si mettono in gioco nei vari momenti della giornata secondo una tensione alla bellezza che le vacanze non fanno altro che accentuare. Se ne vanno a casa contenti dopo una giornata intera di Grest. E questo grazie ad animatori adolescenti e giovani che, sotto la guida di don Giulio e un gruppo di adulti, sono da riferimento in questa avventura dei più piccoli. Non una formula ci salverà, diceva san Giovanni Paolo II, ma l’incontro personale con Cristo. Il Grest è tempo per scoprire che Cristo c’entra con ogni momento della vita: così la nuova evangelizzazione continua la sua opera». 

Simone, Emily, Davidee Jessica: i responsabili

«L’esperienza del Grest è senz’altro divertente e aiuta noi responsabili a prendere sul serio l’educazione dei più piccoli. Si inizia ogni mattina, per chi desidera, con la Messa alle 8; e poi via alla mattinata con giochi organizzati negli spazi parrocchiali e nei parchi del paese, dove le varie squadre, divise per fasce di età, si cimentano mettendo in campo tutte le loro energie. A mezzogiorno un momento di preghiera tutti insieme in chiesa, a cui segue il pranzo. Il pomeriggio è caratterizzato, a seconda delle varie giornate, da giochi, laboratori e attività. In modo particolare nel pomeriggio del martedì vogliamo valorizzare il collegamento con il territorio, entrando in contatto con negozi, associazioni, testimonianze della nostra realtà soavese. La nostra Caritas parrocchiale ha elaborato anche l’Officina della solidarietà: un laboratorio che porta i ragazzi a conoscere le diverse realtà di volontariato e a comprendere come poter essere solidali, anche pitturando dei sassi. Tutto questo è senz’altro possibile con l’aiuto di adulti volontari che curano le pulizie, la preparazione dei pasti, la segreteria, le entrate-uscite e con la vivacità degli animatori che prestano il loro servizio come arbitri dei giochi, realizzazione di scenette e scenografie, balletti».

Elvira una volontaria

«Fare volontariato durante il Grest, oltre a cambiarti la vita, significa mettere a disposizione della comunità e dei più piccoli le proprie passioni e i propri talenti, caratteristiche che ci contraddistinguono nel servizio alla comunità oltre che a donare gratuitamente il proprio tempo libero. È seguire e far seguire ai più piccoli, insieme al don, agli animatori ed altri volontari, un percorso di fede fatto non solo di preghiere ma di esempi di vita quotidiana, esperienze di condivisioni con i loro coetanei, servire e aiutare il prossimo affinché tutto ciò si possa realizzare nel migliore dei modi. Questa esperienza gratifica, arricchisce e purifica l’anima e il corpo di ogni volontario che è felice in oratorio quando vede i piccoli, i ragazzi, gli adolescenti crescere, diventare uomini e cristiani e non solo quando riescono nelle loro attività. Oltre a far conoscere nuove persone, stringere nuove amicizie... Un grande e infinito grazie va a tutta la comunità dei piccoli che danno a noi volontari la possibilità di vivere questa meravigliosa esperienza».