Lonato - Dante accompagna due Grest alle... stelle
La bella avventura di quello lonatese e di quello di Campagna, con centinaia di persone coinvolte
Sveglia alle 7, colazione al volo, casco, motorino e si parte. Non è una vacanza o una gita fra amici la meta di questa partenza, ma è una delle esperienze più belle che un ragazzo adolescente possa fare: l’essere animatore al Grest parrocchiale.
Sono Vittoria, ho 22 anni e sono una degli otto responsabili dei due Grest delle parrocchie di Lonato del Garda e Campagna di Lonato. Devo essere onesta con te, caro lettore: la mia è una posizione privilegiata, ma non perché sia meno l’impegno richiesto quotidianamente, ma perché mi permette di osservare con attenzione ciò che accade in quelle nove ore di servizio.
Il Grest inizia alle 8 (per i più mattinieri, alle 7.30) e si conclude alle 17. I bambini e i ragazzi passano proprio tutta la giornata in oratorio, compresa di merende (mattina e pomeriggio) e pranzo. Nella nostra giornata al Grest non c’è rischio di annoiarsi: si balla, si fanno i compiti, si gioca, si sperimentano nuovi sport, si pranza tutti insieme e ci si cimenta con laboratori creativi.
Le attività proposte sono molte, le persone coinvolte sono tante e l’entusiasmo non manca mai. Ognuna di queste attività è stata pensata e realizzata da animatori e volontari e tutte insieme hanno uno scopo ben preciso: aiutarli a trascorrere una parte d’estate in modo sano e spensierato, lasciando un ricordo bello e indelebile in bambini e ragazzi.
Quest’anno in particolare il tema è Dante; i bambini sono i compagni di viaggio di questo noto poeta e con lui stanno riscoprendo la fatica e la bellezza del mettersi in cammino. Non so se sia il caldo, la stanchezza o la fame, ma ogni giorno si può assistere a qualcosa di insolito e inaspettato.
Ora diamo un po’ di numeri: due Grest nei due oratori parrocchiali, 200 tra bambini e ragazzi a Lonato centro con 90 animatori adolescenti e giovani senza dimenticare i 40 follow me, i ragazzi di terza media che completano il loro percorso per diventare animatori. Poi c’è l’oratorio di Campagna di Lonato con 100 bambini e ragazzi e 50 animatori. L’aiuto di una cinquantina di mamme e papà per l’accoglienza, i pranzi e i laboratori è altrettanto prezioso.
Al mattino, quando iniziamo, ci sono bambini timidi, bambini estroversi, bambini ancora addormentati e bambini che sanno già a memoria tutti i balli di gruppo. È un’immagine meravigliosa, ricca di significati, di sfumature, di rapporti. Ogni giorno mi soffermo su un particolare diverso e la domanda che più mi ritorna è cosa possa spingere un ragazzo di 15-17 anni a mettersi in gioco per un intero mese della propria estate all’interno del Grest.
Si dice che gli adolescenti siano intoccabili, insensibili, anaffettivi; eppure basta un sorriso sdentato per farli commuovere. Si dice che gli adolescenti non riescano a scollegarsi dai social, eppure un “Giochiamo con la palla?” diventa il motore di un’intera giornata di metà luglio. Si dice che gli adolescenti siano svogliati, pigri, disinteressati; eppure la semplice organizzazione di una scenetta di dieci minuti è in grado di risvegliare tutto il loro talento e tutta la loro creatività. Perché, in fondo, tanti animatori di oggi sono i bambini che fino a ieri erano entusiasti del loro amato appuntamento estivo, il Grest.
Si dicono tante, forse troppe cose sugli adolescenti di oggi; ma ti assicuro, caro lettore, che basta vederli in azione al Grest anche per un solo giorno per farsi un’idea entusiasta e positiva di quali incredibili risorse abbiamo intorno a noi e di quanta bella vita siano capaci di sperimentare e trasmettere ai nostri ragazzi!
D’altronde, come ci insegna il nostro poeta compagno di questa avventura, non dobbiamo limitarci a vedere il buio che talvolta ci circonda, ma dobbiamo sforzarci di andare un po’ più in là, perché è solo facendo così che “(ri)usciremo a vedere le stelle”.
Vittoria Salaorni
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