Verona rischia lo stop senza il petrolio-turismo
Stranieri assenti e poca attenzione nei decreti legge. Turisti assenti per virus e Giulietta piange... La pandemia azzera prenotazioni (e speranze)
Si lamentano albergatori, ristoratori, negozianti, operatori culturali, trasportatori, perfino le guide turistiche: qualcuno si è dimenticato del dramma di chi vive di turismo (e Verona con questo ci campa) e di dare una prospettiva per l’immediato futuro. Il virus c’è da mesi, le soluzioni invece continuano a deficitare mentre si temono contraccolpi economici fatali per molte attività. Una flebile speranza può essere data dal cosiddetto turismo di prossimità, quello degli italiani che quasi sicuramente faranno poche vacanze in ambiti circoscritti. Può andare bene per la Lessinia o gli agriturismi, meno per le strutture gardesane da milioni di presenze o per una città che, dal caffè agli acquisti in negozio, ha un bisogno disperato di regole prima, di visitatori poi.
Ne parliamo su Verona Fedele del 17 maggio 2020, disponibile in edicola e in parrocchia.