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"E-state con Ants": il centro estivo che risponde all'autismo

di ADRIANA VALLISARI

Alle Colombare una bella esperienza per minori che coinvolge Diocesi, Comune, Ulss 9, famiglie e il centro guidato dal prof. Zoccante

Parole chiave: Ants onlus (3), Autismo (8), Disabilità (40), Terzo Settore (19), Diocesi (97), Vescovo (391), Iniziative (15)
"E-state con Ants": il centro estivo che risponde all'autismo

di  ADRIANA VALLISARI

Sei settimane di attività tagliate su misura, tenendo conto delle abilità di ciascuno. Si preparano a vivere un’esperienza indimenticabile i partecipanti di “E-state con Ants”, originale centro estivo rivolto a cinquanta bambini e ragazzi con disturbi dello spettro autistico, con un’età fra i 4 e i 25 anni. 

Un’esperienza che era iniziata l’anno scorso in via sperimentale, negli spazi del polo pastorale “Giovanni Paolo II”, messo a disposizione dalla Diocesi all’associazione Ants per l’autismo, che raduna 108 famiglie a Verona e provincia. Quest’anno si replica, con alcune novità. 

Grazie alla collaborazione del Comune scaligero, il centro estivo si terrà dal 5 luglio al 13 agosto nella scuola dell’infanzia Villa Colombare, sulle Torricelle, luogo silenzioso e immerso nel verde, lontano da elementi di disturbo esterni. Le attività, inoltre, saranno aperte anche a famiglie che non sono socie di Ants, ma ne condividono le stesse necessità. «Vogliamo offrire la possibilità di fare un’esperienza estiva, altrimenti il rischio è che questi bambini e ragazzi passino luglio e agosto a casa», sintetizza Federica Costa, presidente dell’associazione. Non è facile, per loro, inserirsi nei centri estivi comunali o nei Grest, perché l’autismo è un disturbo che compromette l’interazione sociale, la comunicazione e gli interessi, e si concilia poco con i grandi numeri.

Così, forti del laboratorio 2020, l’esperienza sarà riproposta con un più ampio respiro. «Tutto ciò è possibile grazie al prezioso sostegno della Diocesi, che per prima l’anno scorso ci ha aperto le porte, oltre alla sensibilità del Comune, dell’Ulss 9 e del Centro regionale per l’autismo di Verona, guidato dal prof. Leonardo Zoccante», precisa Costa. Saranno convolti 60-70 adulti, tra volontari, educatori, psicologi e terapeuti: nello svolgere le attività laboratoriali, ogni bambino e ragazzo avrà una figura di riferimento che conosce. L’Ulss 9, inoltre, metterà a disposizione operatrici socio-sanitarie che già seguono molti dei partecipanti durante l’anno scolastico. Infine, l’équipe specializzata in autismo dell’Azienda ospedaliera universitaria integrata sarà impegnata a supervisionare le attività. 

Sarà una palestra per tutti. Si consolideranno i rapporti educativi e si struttureranno le proposte per toccare con mano il raggiungimento degli obiettivi già nell’arco di due settimane, che è il periodo di frequenza minima consigliata. Alle famiglie sarà richiesta una quota di iscrizione contenuta, parificata a un Grest ordinario. «Per i genitori è l’occasione per provare a dare una possibilità ai figli, ampliando il loro bagaglio di esperienze al fine di poterli meglio includere nella comunità – evidenzia la presidente –. Oltretutto, mamme e papà potranno confrontarsi ogni giorno con gli educatori, condividendo progressi e paure». 

Insomma, un aiuto e un sollievo per non sentirsi soli. Tanto più dopo un anno abbondante di pandemia, che ha impattato non poco sul mondo della disabilità. «Purtroppo in tanti sono regrediti: per loro è fondamentale continuare a ripetere le stesse attività per ricordarsene – sottolinea Costa –. Al centro estivo si lavorerà in modo puntuale sulle difficoltà e sulle mancanze da recuperare, anche su indicazione dei genitori». Grazie al servizio mensa fornito dal Comune, per esempio, si affronterà la sfida del pranzo. «È davvero una sfida, perché sarà un’esperienza nuova, anch’essa con un’importante valenza terapeutica: ci sono famiglie che rinunciano ad andare in pizzeria perché il momento del pasto può rivelarsi pesante da gestire e va preparato con la forma di comunicazione più idonea per i ragazzi», aggiunge. 

C’è molta attesa, dunque, per le piccole-grandi conquiste che si faranno al centro estivo. I partecipanti lo frequenteranno dal martedì al venerdì, dalle 8.30 alle 13.30; il lunedì servirà alla squadra di educatori per ritarare le attività sulla base delle esigenze individuali. «Si lavorerà in piccoli gruppi da cinque, omogenei per età e per buona funzionalità reciproca – conclude la presidente –. Sarà un bel percorso, come ci ha dimostrato l’esperienza dello scorso anno: c’erano mamme incredule nel vedere i loro bambini andare volentieri al centro, quando invece non sempre riuscivano ad accompagnarli con la stessa tranquillità persino da figure conosciute, come le nonne». Merito delle attività educative personalizzate, che i volontari dell’associazione Ants sperano possano essere sempre di più e allargate anche ai giovani over 25 con forme gravi di autismo. 

«Il grado di civiltà di una comunità si misura dalla sua attenzione verso i più fragili: tutti hanno il diritto di esprimersi al meglio e una comunità civile è quella che fornisce a tutti le stesse opportunità», rimarca il vescovo mons. Giuseppe Zenti, lodando l’iniziativa.

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