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Mons. Zenti racconta 15 anni da vescovo qui: «Verona nel mio cuore»

di REDAZIONE

Il Vescovo a fine mandato ripercorre l'epoca di cambiamenti nella quale è stato alla guida della diocesi di san Zeno

Parole chiave: Pensionamento (1), Zenti (32), Verona (227), Diocesi (97), Sant'Agostino (189)
Mons. Giuseppe Zenti, vescovo di Verona

di REDAZIONE

Il 7 marzo mons. Giuseppe Zenti compie 75 anni e consegna nelle mani del Papa le sue dimissioni da capo della Chiesa di san Zeno. Con lui l’occasione di fare un bilancio di questi quasi 15 anni di episcopato che, soprattutto gli ultimi, non sono stati certo facili: la pandemia è stata una vicenda epocale che ha messo a nudo le fragilità di una Verona che si pensava ricca e senza grandi problemi. «È una città, una diocesi che esprime moltissime energie e una grande mole di volontariato – ci dice il Vescovo –, con una generosità che accomuna soprattutto le persone “comuni” e che spero si estenda pure a quelle più benestanti. Vedere il gran cuore dei veronesi è sempre stata la mia gioia più grande; per contro, mi hanno addolorato sia gli abbandoni del sacerdozio, sia la riduzione del numero dei preti stessi per motivi anagrafici: sono stati molti di più i funerali che le ordinazioni...». Infine una dedica speciale «alle famiglie che stanno affrontando un peso immane come quello dell’autismo, una realtà che ho conosciuto e che mi sta molto a cuore». Tra i propositi futuri c’è quello di proseguire lo studio appassionato e la divulgazione delle opere di sant’Agostino, «compagno di viaggio formidabile»

Mons. Zenti racconta 15 anni da vescovo qui: «Verona nel mio cuore»
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