Lunedì alle 15 i funerali di mons. Vincenzi

È deceduto alle 9 di stamani all'ospedale di Borgo Roma il sacerdote veronese mons. Adriano Vincenzi, 67 anni, anima del Festival della Dottrina sociale della Chiesa che da nove anni si svolge nella nostra città. Attualmente ricopriva importanti incarichi a livello nazionale in qualità di assistente ecclesiastico dell'Associazione cristiana artigiani italiani (Acai), di Confcooperative e dal giugno scorso di consulente ecclesiastico nazionale dell'Unione cristiana imprenditori dirigenti (Ucid). I funerali, presieduti dal vescovo Giuseppe Zenti, verranno celebrati lunedì 17 febbraio alle 15 nella basilica di Sant'Anastasia. La camera ardente sarà allestita nella chiesa di Santa Lucia Extra venerdì pomeriggio. Nella stessa chiesa verrà recitato il Santo Rosario venerdì, sabato e domenica alle 20.30.

Ricordandolo con affetto e stima mons. Zenti sottolinea come mons. Vincenzi «ha manifestato una singolare sensibilità verso gli aspetti sociali del vivere umano. Ne aveva il genio. Questa geniale sensibilità l'ha scoperta l'allora vescovo di Verona, Attilio Nicora. Nella Dottrina sociale della Chiesa ha trovato la chiave giusta per coniugare le grandi questioni sociali, in fase di rapida e radicale trasformazione, con il pensiero della Chiesa ispirato dalla Parola di Dio, come luce per la loro adeguata soluzione nella linea dell'umanizzazione». Maurizio Gardini, presidente nazionale di Confcooperative lo ricorda come «uomo di straordinaria saggezza e di profondo impegno nella Dottrina sociale della Chiesa. Ha saputo coniugare il messaggio pastorale con l'impegno nella promozione della cooperazione». 

Nato a Verona il 4 novembre 1952, originario della parrocchia di Rizza, don Adriano venne ordinato prete il 25 giugno 1977. Fu dapprima vicario parrocchiale per quattro anni a San Giovanni Lupatoto, quindi per undici a San Giuseppe Lavoratore in Desenzano. Nel 1989 si laureò in psicologia. Fu poi per due anni parroco di Castiglione, all'estremità sud-est del comune di Verona. Nel 1994 venne chiamato per un triennio a dirigere l'Ufficio diocesano per la pastorale sociale e del lavoro, divenendo il promotore della Scuola diocesana di formazione all'impegno sociale e politico; venne quindi nominato Vicario episcopale per la cultura, l'università e il sociale e, contemporaneamente, direttore della Fondazione Toniolo (1997-2008), di cui fu in seguito presidente fino alla primavera dello scorso anno. Dal 2002 al 2008 fu parroco moderatore dei Santi Apostoli e nel 2007 divenne cappellano di Sua Santità e quindi monsignore.