Ritorna il Festival della Dottrina Sociale
Giovedì 23 novembre le parole del Santo Padre, in un video messaggio, apriranno la settima edizione del Festival della dottrina sociale di Verona, il cui titolo quest’anno è “Fedeltà è Cambiamento”.
Sarà papa Francesco ad aprire ufficialmente il settimo Festival della Dottrina Sociale della Chiesa, giovedì 23 novembre alle ore 20.30 nell’auditorium del Cattolica Center di Verona, in via Germania 33. Il videomessaggio del Santo Padre darà il via ai quattro giorni di lavori, confronti e dibattiti su mondo del lavoro, giovani, giustizia, sanità, economia, cultura. A seguire la relazione inaugurale del Cardinale Luis Antonio Tagle, arcivescovo di Manila e presidente di Caritas Internationalis.
“Fedeltà è cambiamento” è il tema scelto per questa edizione del festival, per rispondere in maniera precisa alle numerose domande e ai tanti dubbi di una società in costante e rapida evoluzione.
«La nostra non è una impostazione meramente amministrativa – ha sottolineato Federico Sboarina, sindaco di Verona – ma vogliamo lanciare anche un segnale valoriale. Dobbiamo dare un’anima alle nostre comunità e penso che in tale ottica la dottrina sociale della Chiesa sia fondamentale. Momenti come questi sono molto importanti per la crescita collettiva di tutta la città». Tanti i temi che saranno affrontati nel corso delle giornate, significative le realtà che hanno reso possibile questo appuntamento. «Da sette anni – evidenzia Paolo Bedoni, presidente di Cattolica Assicurazioni, main sponsor della manifestazione – sosteniamo il Festival della Dottrina Sociale della Chiesa. La nostra azienda, per sua natura e per rispetto dei suoi investitori è doverosamente legata alla costruzione di un profitto, ma allo stesso tempo è doverosamente legata alla responsabilità sociale d’impresa: per questo ci sentiamo parte di questo progetto di respiro nazionale. In una società dove tutto si consuma in fretta – ha poi aggiunto, commentando il tema di questa settima edizione – i valori devono essere attualizzati, devono rappresentare un punto di riferimento».
«La fedeltà e il cambiamento, a prima vista, sembrano indicare due modi di essere troppo differenti per risultare componibili» spiega Mons. Adriano Vincenzi, coordinatore del Festival. «Ma se la fedeltà è il modo di rispettare la propria e l’altrui dignità – prosegue – se traduce l’originaria apertura alla verità, al bello e al bene, diventa subito chiaro che la fedeltà richiede un cambiamento: per essere noi stessi in maniera sempre più compiuta chiediamo a noi stessi di cambiare».
La manifestazione si propone come laboratorio di idee e buone pratiche, promosse dagli stessi attori della vita sociale: imprenditori, avvocati, medici, operai, commercialisti, giovani, insegnanti. «Fedeltà è cambiamento – aggiunge Mons. Vincenzi – significa che non si guarda solo indietro, non ci si guarda solo attorno, ma si guarda in avanti. Con questa settima edizione vogliamo cambiare la prospettiva: cosa succede se guardiamo al mondo in rapido cambiamento da un punto di vista differente? Non è un caso che proprio quest’anno ci sia una forte componente internazionale, a cominciare dall’apertura dei lavori affidata al Cardinal Tagle di Manila. Ma parleremo anche di Africa, che è strategica. Oltre a dare il pane è necessario formare le coscienze: solo allora ci può essere vera autonomia».
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