Prostituzione, un “business” che dobbiamo metterci alle spalle
Sabato 8 febbraio, alle 20.30, una veglia di preghiera al Tempio Votivo con quattro vescovi e col patriarca di Venezia
Sabato 8 febbraio si tiene la sesta Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone, voluta da papa Francesco proprio nel giorno in cui si ricorda santa Giuseppina Bakita, la schiava sudanese liberata e divenuta in seguito religiosa canossiana. Per l’occasione, a Verona si terrà una veglia di preghiera e di riflessione al Tempio Votivo, nel piazzale XXV Aprile, di fronte alla stazione ferroviaria; l’inizio è previsto per le 20.30. Vi prenderanno parte il vescovo di Verona, Giuseppe Zenti; il patriarca di Venezia, Francesco Moraglia; il vescovo di Adria-Rovigo, Pierantonio Pavanello; e quello di Belluno-Feltre, Renato Marangoni.
Saranno presenti pure suor Marilena Pagiato, superiora delle Figlie della carità (Canossiane); e Ugo Ceron, responsabile della Comunità Papa Giovanni XXIII per la zona Veneto Ovest.
L’iniziativa “Insieme contro la tratta”, presentata giovedì scorso nella sede del nostro giornale (foto sopra), è realizzata in collaborazione con il Centro diocesano di pastorale adolescenti e giovani. Aperta a tutti, vuole essere un momento forte per indagare il problema della tratta e chiedere pubblicamente la tutela della dignità umana. Durante la veglia sarà possibile sottoscrivere la petizione “Questo è il mio corpo”, che punta a fermare lo sfruttamento, chiedendo al Parlamento una legge che introduca sanzioni per chi si avvale delle prestazioni sessuali.
Non sei abilitato all'invio del commento.
Effettua il Login per poter inviare un commento