L’autunno? Rischia di essere molto “gelido”
Giro di opinioni sullo stato dell’economia e la ripresa. Veghini (Cisl): i bonus tamponano ma non risolvono. Riello (Cciaa): molto dipenderà dalla pandemia. Della Bella (Apindustria): fare in fretta
Il lockdown causato dalla pandemia ha bloccato l’economia per almeno tre mesi. L’Italia sta tentando di rialzarsi, mentre fin da subito ha cercato di frenare l’emorragia di aziende chiuse e posti di lavoro persi con la cassa integrazione e il divieto di licenziamento. Misure che nelle prossime settimane esauriranno i loro effetti, mentre la ripresa stenta ad avviarsi: l’estate non è stata particolarmente propizia, anche perché l’export soffre, e commercio e turismo sono quasi in ginocchio. Verona ha retto abbastanza bene, dicono i presidenti di Apindustria e Camera di Commercio. Ma si attendono contromosse governative realmente efficaci e possenti, che non si limitino alle parole e alla pioggia di bonus. Si consiglia di imitare la Germania, s’implora di disboscare la burocrazia e di far arrivare fondi di sostegno alle piccole e medie imprese in bilico tra rilanciarsi e chiudere. La Cisl paventa guai sui livelli occupazionali, spingendo per una rapida revisione della formazione e della riqualificazione dei lavoratori espulsi dal ciclo produttivo. Ognuno deve fare la sua parte, ma è chiaro che sarà un intelligente impiego degli oltre 200 miliardi di euro in arrivo dall’Europa a fare la differenza. O a consegnarci a un declino difficilmente reversibile.
Opinioni ed interviste su Verona Fedele del 20 settembre 2020 disponibile in edicola e in parrocchia
(attribuzione foto: IlSistemone / CC BY-SA (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)