Prevenzione
In farmacia un primo aiuto alle donne vittime di violenza
L’iniziativa coinvolge, oltre all’associazione Federfarma Verona, anche Comune, Provincia e Prefettura. Sul bancone una brochure con indicazioni utili
Parte dalle farmacie aderenti a Federfarma il progetto “Mimosa”, che offre aiuto mirato di primo orientamento alle donne in difficoltà vittime di abusi, violenze fisiche e psicologiche.
A Verona l’iniziativa è resa possibile grazie all’operatività di Comune, Provincia, Vision - Osservatorio nazionale di vittimologia, Telefono Rosa, Spazio ascolto uomini, Centro antiviolenza telefono h24 della Prefettura, Rete nazionale antiviolenza 24h24, Ordine dei farmacisti e Agifar giovani farmacisti.
Un pieghevole con i riferimenti dei centri di ascolto accreditati del territorio scaligero a cui rivolgersi è adesso a disposizione, trasformando la farmacia in un sportello di aiuto grazie alla figura professionale del farmacista che avrà la sensibilità di cogliere eventuali casi delicati a cui saprà essere di supporto e orientamento primario. L’idea è in linea con il percorso di promozione e tutela della popolazione femminile avviato da Federfarma: «La farmacia raccoglie il sentito della gente, i dubbi, le domande, le criticità e ne esprime il valore sociale – evidenzia la vicepresidente dell’associazione, Arianna Capri –. La farmacia è luogo ideale anche perché anonimo, perché libero e gratuito, fatto di persone che possono divenire tramite per una rete di collaborazione istituzionale a supporto del disagio femminile».
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