Il Green pass spiegato bene
di MARTA BICEGO
Come, dove e perché richiedere la Certificazione verde Covid-19. È utile per gli spostamenti e non solo
di MARTA BICEGO
Quasi come un passaporto, per muoversi però nella geografia dell’emergenza sanitaria. Si tratta del Green pass, per chi ama gli inglesismi, o Certificazione verde Covid-19: documento digitale e stampabile nato su proposta della Commissione europea per agevolare la libera circolazione in sicurezza dei cittadini tra i confini dell’Unione Europea durante la pandemia. Contiene un codice a barre bidimensionale (Qr Code) e un sigillo elettronico qualificato: ad emetterli gratuitamente, per quanto riguarda l’Italia, è soltanto la piattaforma nazionale del ministero della Salute.
A cosa serve? Può essere richiesta per partecipare a eventi pubblici, per accedere a residenze sanitarie assistenziali o altre strutture, per spostarsi in entrata e in uscita da territori classificati “zona rossa” o “zona arancione”. Inoltre, dal 1° luglio, è valida come Eu digital Covid certificate per rendere più semplice viaggiare da e per tutti i Paesi dell’Unione Europea e dell’area Schengen. Fino al 12 agosto è possibile viaggiare in Europa anche senza Green pass, esibendo le certificazioni di completamento del ciclo vaccinale, di guarigione o di avvenuto test rilasciate dalle strutture sanitarie, dai medici e dalle farmacie autorizzate. È importante ricordare che, sottolinea il ministero, la Certificazione non è un documento di viaggio. Le evidenze scientifiche su vaccinazione, test e guarigione da Covid-19 continuano a evolvere, anche in considerazione delle nuove varianti del virus: prima di mettersi in viaggio è opportuno quindi controllare le misure di salute pubblica applicate nel luogo di destinazione e le relative restrizioni.
Dopo la vaccinazione o un test negativo oppure la guarigione da Sars-Cov-2, la Certificazione viene emessa automaticamente dalla piattaforma nazionale. Appena disponibile, il cittadino riceve un messaggio via sms o via email ai contatti comunicati al momento del vaccino o del test o al rilascio del certificato di guarigione. Dopo numerose segnalazioni ricevute, la polizia postale avverte: le comunicazioni tramite WhatsApp sono truffe ideate per rubare dati personali e coordinate bancarie. Il messaggio contiene un codice di autenticazione (Authcode) da usare sui canali che lo richiedono e brevi istruzioni per recuperare il documento. In alternativa, è possibile acquisire il Green pass da altri canali in modo autonomo: sul sito www.dgc.gov.it con accesso tramite identità digitale (Spid/Cie), con tessera sanitaria o documento d’identità (qualora non iscritti al Sistema sanitario nazionale) in combinazione con il codice univoco ricevuto via email o sms; nel Fascicolo sanitario elettronico; da smartphone, tramite le app Immuni e Io. Chi non dispone di strumenti digitali, può recuperare il certificato sia in versione digitale che cartacea con la tessera sanitaria e l’aiuto di un intermediario: dovrà rivolgersi al medico di medicina generale, al pediatra di libera scelta o al proprio farmacista.
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